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Non si ferma la strage del sabato sera. Lorenzo, 19 anni, lascia la vita in disco

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Sono anni che proviamo con tutta l’amarezza e il dolore del caso a dirlo ai giovani: Non lasciatevi rubare la vita dalla discoteca, dall’alcool e dalle droghe. Ma la morte, lei non si ferma, e continua a mietere vittime.

Come nel caso, questa settimana, di Lorenzo (e purtroppo quanti altri Lorenzo ci sono in giro…) è morto all’alba, dopo essere uscito dalla discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme, sulla costa adriatica del Salento. Il giovane è stato colto da un malore e soccorso dai sanitari del 118, che non sono riusciti a rianimarlo.

L’allarme era stato dato alle 6.30. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno ascoltato una serie di persone, a partire dagli amici con cui il ragazzo si era recato in discoteca. Nei prossimi giorni l’autopsia Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia, che consentirà di verificare se avesse assunto alcol o droghe e se il malore che lo ha condotto alla morte possa essere ad essi ricollegabile o si sia trattato di un evento naturale.

Il racconto degli amici Intanto gli amici e la fidanzata di Lorenzo Toma avrebbero riferito ai carabinieri che il giovane si è sentito male subito dopo aver bevuto qualcosa. Quando è arrivato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, il 19enne era già morto.

Prefetto convoca Comitato di sicurezza In relazione alla morte del 19enne, il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha convocato per domani alle 13 in Prefettura a Lecce una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La scorsa settimana, in una riunione del comitato, si era discusso delle iniziative di prevenzione per evitare tragedie nelle discoteche, dopo quella al ‘Cocoricò” di Riccione, tra le quali eventuali sanzioni commisurate al curriculum pregresso dei locali.

Codacons chiede giro di vite sui locali Un’altra morte in discoteca che mette ancora più in risalto, dopo il caso del Cocoricò di Riccione, la necessità impellente di un giro di vite nelle discoteche italiane e nei locali della movida. Lo afferma il Codacons. “In attesa che siano chiarite le cause del decesso, è indispensabile incrementare i controlli nelle discoteche punendo severamente le violazioni delle norme di sicurezza e adottando provvedimenti severi in caso di spaccio di droghe all’interno dei locali – afferma il Presidente Carlo Rienzi – È intollerabile che ragazzi giovanissimi muoiano per una serata in discoteca, e se saranno accertate responsabilità del locale teatro della disgrazia, chiederemo come per il Cocoricò la chiusura immediata della struttura”.

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