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Non c’è voglia di pace. La guerra alimenta il business di pochi, che vogliono ‘fare cassa’

La guerra flagella l’Ucraina da 43 giorni ormai. Secondo il Cremlino, la posizione della leadership italiana sulle sanzioni alla Russia è “indecente”. Lo dichiara il portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova. Ma proprio le nuove sanzioni, secondo il presidente Zelensky, “non sono ancora abbastanza”.

Su questo fronte, il Parlamento Ue approva una risoluzione per l’embargo totale dell’energia. E Draghi replica a Mosca, che aveva parlato di “sanzioni indecenti” da parte dell’Italia: “Indecenti sono solo i massacri”. La Russia accusa l’Occidente: “Rifornire Kiev di armi non contribuirà ai colloqui”.

L’Onu annuncia il “prossimo passo”: un’indagine sulle circostanze della morte di persone vestite in abiti civili trovate a Bucha dalle autorità ucraine dopo il ritiro dell’esercito russo.

Ucraina: “200 dispersi a Borodyanka”

Il ministero degli Affari interni ucraino ha affermato che circa 200 residenti di Borodyanka, la cittadina a nord di Kiev devastata dai bombardamenti russi, sono attualmente dispersi. Lo riporta Ukrinform. “Secondo il capo villaggio di Borodyanka, attualmente mancano circa 200 residenti. E capiamo che molti, molti di loro sono scomparsi per sempre. Non perdoneremo mai questo crimine: sia gli occupanti russi che i loro leader saranno responsabili degli omicidi degli ucraini”.

La guerra in Ucraina continua senza sosta
La guerra in Ucraina continua senza sosta

Sanzioni Russia, Parlamento Ue approva risoluzione per embargo totale energia

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per chiedere più sanzioni contro la Russia e un emendamento che chiede un embargo completo e immediato dell’Ue sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas. L’emendamento è passato con 413, 93 contrari e 46 astenuti. La risoluzione è stata approvata con 513 voti a favore, 22 contrari e 19 astenuti

Viminale: 86.066 le persone arrivate finora in italia

Sono 86.066 le persone arrivate finora in Italia dall’Ucraina: 44.422 donne, 9.173 uomini e 32.471 minori. Lo comunica il Viminale. Rispetto a ieri l’incremento è di 1.009 ingressi nel territorio nazionale; le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

“Massacro di Bucha punta dell’iceberg, Mariupol molto peggio”

I massacri avvenuti a Bucha “sono solo la punta dell’iceberg”, perché quello che sta accadendo a Mariupol in questi giorni “è molto, molto peggio. Sotto tutti gli aspetti”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in conferenza stampa a Bruxelles. “Com’è parlare con i russi dopo tutto questo? – continua – ho solo una domanda per i russi: chi sono? Da dove vengono? Non hanno compassione neppure per i bambini, per le donne e le ragazze che vengono stuprate.

Al confine con l’Ucraina, l’incontro con chi scappa dalla guerra
Al confine con l’Ucraina, l’incontro con chi scappa dalla guerra

Uccidono persino gli animali da compagnia. Non capisco chi sia questa gente”. Ma “per prevenire altre Bucha dobbiamo parlare, per vedere come terminare questa guerra”, ha detto ancora. E rispondendo a una domanda sulle possibili violazioni da parte dei soldati ucraini della convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra ha replicato: “Non ho visto il video, ne ho sentito parlare, ma vi voglio rassicurare sul fatto che l’esercito ucraino osserva le regole della guerra.

Ovviamente ci possono essere casi isolati di violazioni e verranno svolte delle indagini. Ma voglio controllare le date di questo video, perché voi dovete capire una cosa. No anzi, voi non potete capire, mi spiace. Non sapete come ci si sente dopo aver visto le immagini di Bucha”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa alla Nato.

Kiev all’Onu: ‘prendere decisione giusta su sospensione Russia o sarà colpa vostra’

“Sarà un buon voto con un buon risultato. Tutti in Assemblea Generale hanno la possibilità di prendere la decisione moralmente giusta. Se non lo fanno è colpa loro, e devono incolpare loro stessi”. Lo ha detto l’ambasciatore dell’Ucraina all’Onu, Sergiy Kyslytsya, prima del voto per sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra.

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