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Mobilitazione a Napoli per salvare la «Madonna» di Banksy

Rischia di deteriorarsi l’unico lavoro dello street artist britannico rimasto a Napoli. Ai passanti più frettolosi sfugge. Per qualcuno è solo un graffito, il buon lavoro di un artista di strada. Invece no.

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Quella Madonna con la pistola al posto dell’aureola su un muro di piazza Girolamini è l’unica opera presente in Italia del più famoso street artist del mondo: Banksy. E ora rischia di deteriorarsi e perdersi del tutto. Ma un ragazzo di San Giorgio a Cremano, Alessandro Bello, 18 anni da poco compiuti, ha lanciato una petizione on line su CHARGE.ORG  “Proteggiamo l’unica opera di Banksy in Italia” che ha già registrato più di 32mila visualizzazioni in meno di due settimane e raccolto 7300 firme.

Banksy, di cui non si conosce il vero nome,  è un artista di strada inglese, classe 1974, cresciuto a Bristol. Dalla fine degli anni Ottanta realizza disegni in giro per le città del mondo  –  Londra, Parigi, New York – con la tecnica dello stencil e i suoi lavori hanno raggiunto quotazioni molto alte, si parla in alcuni casi di centinaia di migliaia di dollari. Nel 2010 ha anche raccontato il suo lavoro in un docu-film ” Exit Through the Gift Shop”, nominato miglior documentario agli Oscar 2011.

“A Napoli ha lasciato, oltre alla Madonna con la pistola, un lavoro in via Benedetto Croce (una rappresentazione dell’Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini con panino e patatine in mano in risposta al consumismo imperante) che cinque anni fa è stato coperto da un writer partenopeo  –  spiega Bello  –  per questo è importante proteggere il lavoro su piazza Girolamini e farne anche un’attrazione turistica visto che è l’unica opera italiana di Banksy”.

Nella petizione Bello chiede l’intervento del sindaco Luigi de Magistris affinché si possa realizzare una bacheca di vetro a protezione dell’opera per scongiurare azioni di teppismo e danni da agenti atmosferici. Alessandro Bello non è nuovo alle petizioni: solo qualche mese fa, all’indomani della morte di Pino Daniele, lanciò un appello al sindaco e raccolse ben 10mila firme per dedicare una piazza di Napoli al cantante scomparso. Sull’opera di Bansky, ha puntato i riflettori anche Inward, l’osservatorio internazionale sulla creatività urbana che ha sede a Napoli e che è impegnato da tempo nella valorizzazione della street art, e nella primavera scorsa già l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune, Alessandra Clemente, aveva dichiarato il suo interesse a salvaguardare l’opera. Intanto la bella Madonna con la pistola resta lì dove il suo artefice l’ha immaginata e realizzata chissà quanti anni fa, ma oggi più attuale che mai.



di DONATELLA BERNABO’ SILORATA (per La Repubblica di Napoli)

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