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Madonna di Trevignano Romano: attenzione e prudenza. Non si gioca con la fede dei semplici!

Si fa un gran parlare in questi giorni elle presunte apparizioni della Madonna in un paesino ridente e turistico alle porte di Roma: Trevignano.

Già in passato su Papaboys 3.0 avevamo avvisato i ‘puri di cuore’ ed i semplici nella fede, come noi peraltro, di fare grande attenzione a questo tipo di fenomenologia tra il mistico e l’affaristico!

La riproduzione della Madonna non solo avrebbe lacrimato acqua e sangue, ma ogni terzo giorno del mese sarebbe protagonista di messaggi mandati dalla Vergine Maria sulla Terra grazie all’intercessione della veggente Gisella Cardia.

Negli ultimi giorni, oltre ai cittadini del piccolo borgo sul lago di Bracciano, a intervenire sulla vicenda è stato anche monsignor Marco Salvi, il vescovo della diocesi di Civita Castellana di cui fa parte Trevignano, che ha annunciato la volontà di istituire una commissione diocesana per una “indagine previa” sulle lacrime della Madonna. Anche le istituzioni cittadine sono intervenute.

La sindaca Claudia Maciucchi ha più volte ribadito che il comune di cui è prima cittadina non sarebbe in cerca di notorietà, in quanto già meta turistica.

Le presunte apparizioni di Trevignano
Le presunte apparizioni di Trevignano

Le stranissime “apparizioni” di Trevignano Romano

Come si può leggere sul sito ufficiale della onlus che gestisce le visite, gli incontri con la veggente Gisella e offre sconti del 10% ai fedeli che tra una preghiera e l’altra hanno bisogno di rifocillarsi al vicino punto di ristoro va avanti dal 2016, quando Gisella e il marito fanno la loro scoperta. 

Una statuetta acquistata a Medjugorje raffigurante la Regina della Pace ha lacrimato acqua e sangue – si legge sul sito -. Un quadro della Divina Misericordia acquistato in Piazza San Pietro, ha pianto sangue e acqua della Misericordia di Gesù. Con la prima apparizione della Vergine Santa la nostra vita è cambiata”.

La condanna di Gisella

Ad alimentare il caso è la notizia della condanna a due anni di reclusione con pena sospesa per bancarotta fraudolenta alla veggente Gisella.

La signora, 53 anni, avrebbe avuto dei segnali da veggente dopo un trascorso lavorativo che è finito nel mirino degli inquirenti. La vicenda giudiziaria che l’ha vista condannata in primo grado dal tribunale di Patti (Messina) risale al 21 febbraio 2013, tre anni prima rispetto alla manifestazione misitica: quando era conosciuta con il suo nome reale Maria Giuseppa Scarpulla.

Secondo i capi di imputazione, Giacalone, amministratore unico e liquidatore, Caleca amministratore di fatto dell’azienda Ceramiche del Tirreno srl già Caleca Italia, avrebbero stipulato con l’impresa Majolica Italiana, di cui la Scarpulla era amministratrice unica e Bencini dipendente e procuratore speciale, un contratto d’affitto d’azienda per un canone annuo di 108 mila euro, canone ritenuto incongruo che avrebbe determinato con operazioni dolose il fallimento delle società.

Insomma, ovunque ci si giri sembra che non si parli d’altro che della Madonna di Trevignano. E la cose non è positiva.

La versione di Gisella, secondo Repubblica

L’inviata di Repubblica.it a Trevignano, Maria Novella De Luca, lascia spazio e voce alla ‘presunta’ visionaria. Riportiamo il testo pubblicato dal quotidiano.

«Vi prego scrivete la verità su di noi, su di me. Non ho cercato quanto mi è successo, ma questa grazie mi è arrivata». Gisella si apre e racconta. «Eravamo una coppia normalissima, siamo sposati da 13 anni, abitavamo a Roma, ci siamo trasferiti a Trevignano perché volevamo un luogo tranquillo in cui vivere. Non abbiamo figli, aspettavo due gemelli, ma li ho perduti, un grande dolore. Quella statuetta, alta 38 centimetri, ricordo di un viaggio a Medugorje, per tre volte ha pianto sangue in casa nostra, e più volte un liquido oleoso è sceso dai suoi occhi».

Ma non basta. Gisella, capelli biondi, jeans e piumino, rivela che ad ogni quaresima sulle sue mani e sui suoi piedi appaiono dolorose stimmate. Poi nella sua vita sarebbero comparse “visite” della Madonna stessa che le detta messaggi per l’umanità, preceduta da un profumo di rosa. «Ho lasciato tutto, la mia carriera, la mia vita di prima. Il pomeriggio ricevo in casa chi ha bisogno di un consiglio e mi dedico alla nostra onlus».

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