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L’ultimo saluto a Pierluigi e Matteo, gli agenti uccisi. L’Italia si stringe al dolore delle famiglie e delle forze dell’ordine

A Trieste l’ultimo saluto a Pierluigi e Matteo, gli agenti uccisi. L’Italia si stringe al dolore delle famiglie e delle forze dell’ordine

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E’ terminata poco dopo le 12.30 la messa solenne celebrata dal vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi per i funerali dei due agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. Le due bare sono state portate fuori a spalla. 

Al termine dell’omelia, invitati i fedeli a scambiarsi un segno di pace, il vescovo di Trieste mons. Crepaldi è sceso dall’altare e ha raggiunto la prima panca, dove siedono i familiari dei due agenti uccisi. Il vescovo si è trattenuto a parlare con loro poi è tornato sull’altare per riprendere la Messa.


Erano tante le autorità presenti ai funerali. Il ministro degli Interni Lamorgese, e il viceministro Matteo Mauri; il ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli, il capo della Polizia Gabrielli, il Presidente della Camera Roberto Fico. Folla di migliaia di persone lungo la strada, dalla Questura alla chiesa di sant’Antonio. 

«E’ un giorno triste e doloroso, ma è anche un giorno che ci fa capire quanto il Paese ci stia vicino». Così, il Capo Direzione anticrimine centrale, Francesco Messina a margine dei funerali solenni oggi a Trieste dei due agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. «Quando il Paese in situazioni di questo tipo risponde in questa maniera ciò serve a lenire la nostra ferita». Oggi, aggiunge, «ci lecchiamo le nostre ferite, ci stringiamo tra di noi – perché questi ragazzi sono due membri della nostra famiglia». Oggi, conclude, «abbiamo la consapevolezza di poter continuare a garantire la sicurezza per questo Paese».

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