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L’Italia attende una risposta: ai problemi, alla crisi, alla disoccupazione giovanile

ROMA – Tutti con l’orologio fissato per le ore 12 di questo 1 agosto 2013? Sembrerebbe di si nel leggere i titoli dei giornali di oggi e nel vedere i telegiornali che ‘impazzano’ (ovviamente ndr) sulla sentenza Berlusconi. Colpevole o innocente? C’è però – e lo diciamo subito – anche un’altra Italia; quella dei giovani, dei semplici, delle persone comuni che è più interessata dalle risposte che non arrivano ai problemi nei quali una “certa politica” (e non solo Berlusconi) ci ha cacciato. L’Italia che spera oggi, è più interessata a notizie positive sulla crisi, che non al processo del Cavaliere (che in caso di condanna perderebbe anche questo titolo concesso da Quirinale) e tornerebbe semplicemente Silvio.

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LA DIFESA – «Silvio Berlusconi va assolto», la sentenza di condanna emessa in appello «è incorsa in una serie di travisamenti di prove». Questa la tesi sostenuta dal professor Franco Coppi, difensore del leader del Pdl, davanti ai giudici della Cassazione nella seconda giornata di udienza sulla vicenda Mediaset legata ai diritti tv che vede tra i quattro imputati l’ex premier Silvio Berlusconi, condannato in primo e secondo grado a 4 anni di reclusione per frode fiscale e a 5 di interdizione dai pubblici uffici.

Il verdetto è atteso per oggi pomeriggio, dopo le ore 12, visto che ieri sera, si sono concluse le arringhe dei difensori. Il collegio tornerà a riunirsi in camera di consiglio stamattina intorno a mezzogiorno, dopo aver tenuto una breve udienza, alle ore 10, per altre cause già fissate.  Coppi ha fatto sapere che Berlusconi non si presenterà in Cassazione.

L’ACCUSA – Martedì, al termine di una lunga requisitoria, il p.g. della Cassazione Antonello Mura aveva chiesto che l’interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi, decisa dalla Corte d’appello di Milano, andasse «rideterminata» da 5 a 3 anni. Rigettato, invece, il ricorso della difesa dell’ex presidente del Consiglio per quanto riguarda la condanna di 4 anni

3 POSSIBILITA’ – A meno di sorprese (quando c’è di mezzo Berlusconi ci si può aspettare ovviamente e sempre di tutto) gli scenari possibili sono tre:
1) Il proscioglimento: la Cassazione può accogliere i motivi di ricorso della difesa e assolvere definitivamente Berlusconi.
2) Il nuovo Appello: la Corte può assolverlo con rinvio del procedimento a un nuovo Appello su punti specifici.
3) La condanna: in caso di conferma della condanna a 4 anni di reclusione e a 5 di interdizione dai pubblici uffici, il condono cancella 3 dei 4 anni e per l’anno residuo c’è l’affidamento ai servizi sociali o i domiciliari (l’ex premier ha più di 70 anni). L’interdizione, cioè la decadenza da senatore e l’incandidabilità per 5 anni, deve essere votata dal Parlamento. Sempre che il numero di anni sia confermato.

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