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Lasciarono tutto e lo seguirono

pe3scaRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO GIOVEDI’  –  Il brano del Vangelo odierno è ricco di grandi insegnamenti. Esso merita tutta la nostra attenzione. Gesù non sale su una barca qualsiasi per insegnare. Sale sulla barca che è di Simone. Gesù non insegna la sua verità, non dona la pienezza della sua grazia, non versa sul mondo lo Spirito Santo da qualsiasi chiesa. Opera tutto questo dalla Chiesa che è di Simone, cioè dalla sua Chiesa che Lui ha fondato su di lui. Altre Chiese Lui non ne conosce. Non ne può conoscere perché non sono state fondate da Lui, ma dagli uomini. Ognuno è chiamato, obbligato a parlare dalla sua Chiesa. Cristo dalla sua. Gli altri dalla loro. Ma se Cristo non parla dalle altre Chiese, chi parla, chi insegna, chi ammaestra le folle? Sono gli uomini o è il Signore? Di certo sono gli uomini.

Questa verità va gridata dalla Chiesa di Pietro non per vanto, per vanagloria, per esaltazione di se stessa, per una specie di narcisismo spirituale. Va gridata per amore degli uomini da salvare, da redimere, da condurre nella vera Parola di Gesù Signore. Ogni uomo esistente sulla nostra terra ha il diritto di conoscere qual è la verità che lo salva, lo redime, lo giustifica. Ogni uomo deve sapere dove trovare la pienezza della grazia e della verità. È un suo diritto saperlo ed è obbligo gravissimo della Chiesa offrire la vera scienza della salvezza e della redenzione. Questo obbligo investe ogni membro del corpo di Cristo, nessuno escluso, anche se con responsabilità differenti e mansioni specifiche. Altro infatti è l’obbligo del ministro ordinato altro quello del fedele laico. Altra è la responsabilità degli Apostoli, altra quella dei battezzati, altra quella dei cresimati. Ognuno è responsabile dai sacramenti che ha ricevuto.
Non solo Cristo è obbligato, per volontà del Padre, ad insegnare dalla barca della Chiesa fondata su Pietro, ogni fedele discepolo di Gesù deve insegnare dalla stessa barca. Deve cioè insegnare dalla pienezza della sua verità, della sua grazia, della sua costituzione ontologica soprannaturale. Oggi è proprio questo che non si fa. Ognuno insegna dal proprio cuore, dai propri sentimenti, dalla propria volontà, dalla sue teorie, dai suoi dogmi, dalle sue dottrine, dalle sue filosofie. E purtroppo questo avviene sulla stessa barca di Pietro. Si è sulla stessa barca, ma ognuno insegna per suo proprio conto. Questa autonomia abbraccia sia la Chiesa universale, che quella particolare. Ogni parrocchia rischia di essere voce a sé. Non voce dalla barca, ma voce sulla barca. Urge porvi rimedio. La Chiesa sarà veramente se stessa quando tutti i suoi figli annunziano dalla Chiesa, per la Chiesa, nella Chiesa.

Pietro è chiamato da Gesù ad essere pescatore di uomini. Anche lui, se vuole pescare uomini nella rete di Dio, deve recarsi al largo con la barca della Chiesa, non con altre barche. Le altre barche possono solo venire in suo aiuto. Sono le altre che vengono in suo aiuto. La pesca abbondantissima è però solo sua, solo della sua barca. Le altre barche non hanno pescato nulla. Non sono la barca di Pietro. Se solo credessimo tutti in questa verità della Chiesa di Cristo Gesù, il mondo potrebbe salvarsi tutto.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dalla barca di Pietro . a cura del Movimento Apostolico

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