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La supplica per invocare San Francesco da Paola oggi, 27 Marzo 2021: 4° giorno di Novena

Novena di preghiera a San Francesco di Paola (4° giorno)

San Francesco da Paola è stato un religioso italiano, proclamato santo da papa Leone X il 1º maggio 1519. Eremita, ha fondato l’Ordine dei Minimi.

NOVENA – 4° GIORNO

O glorioso San Francesco, che, animato dalla fede la più generosa, ora traeste l’acqua dai macigni, ora sospendeste nell’aria i massi già cadenti, ora passeggiaste illeso in mezzo al fuoco, or viaggiaste senza pericolo sopra le onde del mare; quindi con una sola parola, ora restituiste la sanità agli infermi, or ridonaste la vita ai morti, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di aver sempre una viva confidenza nella protezione del Signore, onde viver sempre tranquilli fra tutte le umane traversie, e non attendere che dal cielo il soccorso necessario a tutti i nostri bisogni.

Pater, Ave e Gloria

V. Prega per noi, Santo Padre Francesco .
R. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

PREGHIAMO

O Dio, grandezza degli umili, che hai scelto san Francesco da Paola, minimo tra i fratelli, per innalzarlo ai vertici della santità, e lo hai proposto al tuo popolo come modello e protettore, concedi anche a noi di seguire il suo esempio, per condividere con lui l’eredità promessa ai miti e umili di cuore. Per Cristo, nostro Signore. Amen

La supplica per invocare San Francesco da Paola
La supplica per invocare San Francesco da Paola

CANTO DEL “BRUTIO NATUS”

Quando l’errore sconvolgeva il mondo,
Paola alla luce diede il grande Santo,
che or di prodigi rifulgente tiene
la Francia in seno.

Pur egli elesse vivere qui abbietto:
bramò che in tutto minimo apparisse
perché elevato alle supreme sfere
fosse nel cielo!

Ne pago a tanto, minimi i suoi figli
vuol che sian pure nel terreno esilio,
ond’essi ancora possan primeggiare
nei beati cori.

Vive egli ancor nell’arca gloriosa,
donde gli infermi a sanità richiama,
donde, più spesso, al gramo che l’invoca,
conforto infonde.

Vede ivi il cieco, incedono gli storpi,
e il sordo orecchio armonia riceve,
vivon gli estinti, e al dolce suono il labbro
muto si sciogli.

Grazie rendiamo al Dio uno e trino:
tutti i redenti insieme a lui cantiamo,
che il giusto bea, e gli umili di spirito
al ciel sublima! Amen.

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