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«La scuola cattolica generi armonia»

“Prego il Signore che la scuola cattolica non dia mai per scontato il significato di questo aggettivo! Infatti, essere educatori cattolici fa la differenza”. Lo ha detto stamattina il Papa incontrando l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc). Chiedendosi quali siano i requisiti per cui una scuola possa dirsi veramente “cattolica”, Francesco ha sottolineato che “la scuola cattolica deve trasmettere una cultura integrale, non ideologica”, e che, in concreto, “la scuola cattolica è chiamata a favorire l’armonia delle diversità”.
Papa Francesco

“Gettare ponti: non c’è sfida più nobile! Costruire unione dove avanza la divisione, generare armonia quando sembra avere la meglio la logica dell’esclusione e dell’emarginazione” ha detto il Papa mettendo l’accento sulla missione della scuola cattolica. “Non siate fuori dal mondo, ma vivi, come il lievito nella pasta. L’invito che vi rivolgo è semplice ma audace: sappiate fare la differenza con la qualità formativa. Sappiate trovare modi e vie per non passare inosservati dietro le quinte della società e della cultura. Non destando clamori, non con progetti farciti di retorica”, ha detto il Pontefice ai circa 420 rappresentanti dell’Agesc. “Sappiate distinguervi per la vostra costante attenzione alla persona, in modo speciale agli ultimi, a chi è scartato, rifiutato, dimenticato – ha aggiunto -. Sappiate farvi notare non per la facciata, ma per una coerenza educativa radicata nella visione cristiana dell’uomo e della società”.

“Come genitori, siete depositari del dovere e del diritto primario e irrinunciabile di educare i figli, aiutando in tal senso in maniera positiva e costante il compito della scuola. Spetta a voi il diritto di richiedere un’educazione conveniente per i vostri figli, un’educazione integrale e aperta ai più autentici valori umani e cristiani” ha detto il Pontefice rivolgendosi ai genitori presenti. “Compete anche a voi, però – ha aggiunto -, far sì che la scuola sia all’altezza del compito educativo che le è affidato, in particolare quando l’educazione che propone si esprime come cattolica”.
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“In un momento in cui la crisi economica si fa sentire pesantemente anche sulle scuole paritarie, molte delle quali sono costrette a chiudere, la tentazione dei numeri si affaccia con più insistenza, e con essa quella dello scoraggiamento. Ma nonostante tutto vi ripeto: la differenza si fa con la qualità della vostra presenza, e non con la quantità di risorse che si è in grado di mettere in campo” ha detto ancora papa Bergoglio. “Non svendete mai i valori umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società”, ha aggiunto il Pontefice. “Date generosamente il vostro contributo perché la scuola cattolica non diventi mai un ripiego, o un’alternativa insignificante tra le varie istituzioni formative”, ha aggiunto.

Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)

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