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La più bella virtù della Sacra Famiglia: la preghiera

La preghiera della Sacra Famiglia

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della preghiera che vi teneva intimamente uniti a Dio e vi faceva gustare le meraviglie della vita soprannaturale.

Gesù, Maria e Giuseppe, attraverso la loro esperienza di dialogo con Dio, ci insegnano il modo più semplice e pratico della preghiera.

La Santa Famiglia di Nazareth, con il proprio modo di agire ci dice che per essere in grado di pregare bene, come prima cosa c’è da creare l’ambiente interiore ed esteriore. Tra loro c’era un comportamento familiare affabile, delicato e di sincera comunione; e questo era il primo elemento per poi entrare più facilmente in dialogo con il Signore.

Il secondo elemento, ce lo insegna Gesù, è quello di creare l’ambien­te di preghiera, isolandoci da ogni preoccupa­zione. Il silenzio ed il raccoglimento aiutano a star soli con Dio e a gustarne la sua divina presenza. E Gesù insegna di entrare nel tempio del nostro spirito, dove è tanto più facile ascoltare la voce di Dio e quindi dialogare familiarmente con Lui.
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La presenza di Gesù portava Maria e Giuseppe a vivere più facilmente ed intensa­mente la presenza del soprannaturale. Loro, quando pregavano con Gesù, non insistevano nel “chiedere”, ma abbondavano nella “lode”, nel “ringraziamento” e nel “dono di se stessi”.

Bella la preghiera del “Padre nostro”, che ha tutto il senso di un dialogo veramente familiare con Dio.

La Santa Famiglia ha dedicato il maggior tempo alla preghiera

Per circa trent’anni si è soffermata tra le mura di quella povera casetta a fare vita di contemplazione! C’era tanta gente che attendeva con ansia l’annuncio evangelico: era una moltitudine di peccatori, di poveri, di oppressi, di perseguitati, di tanti senza una speranza e senza fede. Eppure Gesù trascura la carità per la vita contemplativa, perché questa doveva essere la forza vitale e fondamentale da servire come linfa e fermento per l’opera che avrebbe svolto nel breve tempo dei tre anni.

Anche Maria e Giuseppe avrebbero dovuto dare un aiuto, come l’hanno dato poi gli apostoli, ma hanno preferito dare l’aiuto più importante con la preghiera. Sapevano che i poveri più poveri sono quelli che vivono senza Dio, ma per questi la testimonianza di vita contemplativa era più credibile.

Grazie, o Santa Famiglia, per questa testi­monianza!

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