Madonna del Pilero: la Vergine che fermò la peste
Cominciò miracolosamente la regressione della malattia nell’intera città di Cosenza
Una tremenda epidemia colpisce la città nel 1576 colpisce la città di Cosenza: numerose, le vittime. I cittadini sono ormai stanchi delle condizioni tragiche in cui verte la città calabrese. L’epidemia non vuole frenare il suo decorso. In questo scenario così apocalittico, “prende la scena” la famosa icona della Madonna che – all’epoca dei fatti – era appesa a un pilastro (da qui il nome “pilerio”) del duomo.
Avviene qualcosa di insolito, di straordinario: sul suo viso compare un bubbone di peste. La notizia si diffonde rapidamente per tutta la cittadina. La Fede entra nella Storia. Entra così nelle vite dei cittadini che cominciano a pensare a dare un’unica, inequivocabile interpretazione dell’accaduto: è la Vergine a “prendersi carico” della peste della città.
A confermare tale interpretazione, i mesi successivi all’evento prodigioso: comincia miracolosamente la regressione della malattia nell’intera città di Cosenza. Da questo momento in poi, cominciarono numerosi pellegrinaggi, tanto da indurre – nel 1603 – l’Arcivescovo Giovan Battista Costanzo a dare una nuova collocazione all’icona di Maria. Monsignor Costanzo la volle sull’altare maggiore. Solo nel 1607 fu dedicata a tale immagine una cappella apposita, dove si trova tutt’ora. Nello stesso anno fu incoronata come “Regina e patrona della città”. (Fonte Aci Stampa)
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