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Kharkiv, civili chiusi da un mese negli scantinati di una scuola. A Mariupol 5.000 morti

+++ AGGIORNAMENTO ORE 18.30 +++ TELEFONATA DRAGHI – ZELENSKY

Il Presidente del Consiglio ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina e della crisi umanitaria in atto. Il Presidente Zelensky ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini. Il Presidente Draghi ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina

Il distretto 4 di Kharkiv è una specie di terra di nessuno.

Le truppe russe – riporta il TgCom24 – sono accampate a pochi chilometri di distanza da quella che è la seconda città del Paese per grandezza.

Kharkiv è vicinissima al confine con la Russia, nella zona Est dell’Ucraina. Centinaia di missili l’hanno colpita e i civili che non sono fuggiti sono costretti a vivere come topi negli scantinati.

Qui vediamo alcuni rifugiati che da un mese vivono nel seminterrato di una scuola.

Kharkiv, civili chiusi da un mese negli scantinati di una scuola (Foto Afp via TgCom24)
Kharkiv, civili chiusi da un mese negli scantinati di una scuola (Foto Afp via TgCom24)

Il sindaco di Mariupol: quasi 5mila morti, 210 sono bimbi

Sono quasi cinquemila le persone morte nell’assedio russo a Mariupol, tra cui 210 bambini. Lo afferma il sindaco della città portuale ucraina, Vadym Boychenko.

L’assedio di Mariupol è in corso da 28 giorni e secondo il primo cittadino 140mila persone sono riuscite a fuggire prima che le vie d’uscita venissero chiuse, mentre altre 150mila sono state evacuate successivamente e 30mila “deportate” in Russia o nelle zone occupate dai russi nell’est dell’Ucraina. In città restano bloccate circa 170mila persone.

Distruzione, un frutto della guerra
Distruzione, un frutto della guerra

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Durante l’assedio, ha riferito ancora il sindaco, i bombardamenti hanno danneggiato 2.340 condomini e 61.200 edifici privati. Sono stati distrutti tre ospedali, altri sette sono stati danneggiati, oltre a 57 scuole e 70 asili nido, due fabbriche, un porto e un’unità militare.

Il sindaco di Kiev: “Tante bugie, la propaganda russa è efficiente”

“La propaganda russa sta funzionando con molta efficienza: i russi sanno bene che la armi più efficaci non sono le bombe o i carrarmati ma la propaganda. Uno dei principali mezzi di informazione, Russia Today, ha un budget più elevato della capitale ucraina. I russi grazie a questi media pensano che in Ucraina vivano nazionalisti, estremisti, fascisti.

Posso confermare che si tratta di una grande bugia”. A dirlo è il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con il Comune di Firenze, con cui è gemellato, in occasione della seduta del Consiglio comunale. “Noi siamo una nazione, un popolo pacifico, non abbiamo minacciato mai nessun Paese”, sottolinea Klitschko che ricorda: “Abbiamo trasferito tutte le nostre armi nucleari alla Russia solo per avere protezione, era uno dei Paesi che si sarebbe proprio dovuto occupare di questo”.

E invece, aggiunge il sindaco di Kiev, “prima abbiamo assistito all’annessione della Crimea e poi del Donetsk. Oggi assistiamo a una guerra che distrugge l’Ucraina e la sua gente”.

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