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Ipocrisia italiota. 1 maggio, si festeggia il lavoro (che non c’è). E si muore sempre di più

L’1 maggio è la festa dei lavoratori, e del lavoro (che non c’è), celebrata ogni anno in veste di giornata internazionale in moltissimi Paesi del mondo.

Una ricorrenza che nasce per ricordare le lotte che i lavoratori hanno compiuto nel secolo scorso per vedere affermati i propri diritti. Questa festa ha origini molto antiche, che si rifanno al tempo della Rivoluzione industriale americana.

Ma in Italia, specialmente per i più giovani, il lavoro non c’è, perchè siamo indietro sulle nuove tecnologie, perchè abbiamo stipendi da fame, perchè il costo della vita aumenta in maniera impressionante, e le grani aziende scelgono altri lidi internazionali dove si pagano meno tasse e si produce di più.

Però l’ipocrisia italiana festeggia il lavoro (e con il solito grande concerto di distrazione di massa…)

Dopo due anni di stop per l’emergenza Covid torna la manifestazione promossa da Cigl, Cisl e Uil: alla conduzione Ambra Angiolini. Dalle 15 chiusa la metro San Giovanni. Ad affiancare Ambra alla conduzione,  Barbascura X, Francesca Barra e Claudio Santamaria, Giovanna Botteri, Marco Paolini Riccardo Iacona, Stefano Massini e Valerio Lundini.

“Per me è un – dice l’artista alla vigilia- mi sento grato di dare il mio contributo. Farò del mio meglio e cercherò di trasmettere un messaggio e dei valori che sono miei. È un’opportunità. Sono felice di presentare il pomeriggio: i giovani. Loro sono per me grande ispirazione”.

1 maggio, festa del lavoro che non c'è
1 maggio, festa del lavoro che non c’è

Ecco il ricco il cast di cantanti e musicisti che si avvicenderanno sul palco dalle 15 del pomeriggio. Non vi è ancora ufficialità circa la scaletta.

Marco Mengoni; GO_A; Carmen Consoli; Ariete; La Rappresentante di Lista Luchè; Coez; Venerus; Mace ft. Venerus, Colapesce, Gemitaiz, Thiele; Psicologi; Rancore; Mara Sattei; Willie Peyote; Bresh; Tommaso Paradiso; Rkomi; Ornella Vanoni; Rovere; Fabrizio Moro; L’Orchestraccia; Sinkro; Enrico Ruggeri; Deddy e Caffellatte; Clementino; Mobrici; Coma_Cose; Max Pezzali; Fasma; BigMama; Mecna; Le Vibrazioni; Claver Gold; Luca Barbarossa e Extraliscio; Angelina Mango; Hu; Notre Dame de Paris; Mr. Rain; Bandabardò & Cisco; VV; Giorgieness; Mille; MIRA; Gero Riggio.

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Nei primi 3 mesi dell’anno i morti sul lavoro sono stati 189, aumentano le vittime donne

Non si devono più piangere morti assurde sul lavoro”, ha ribadito il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Non è la prima volta che il presidente della Repubblica accenna alla dolorosa piaga delle cosiddette morti ‘bianche’: un fenomeno che non accenna a diminuire, e anzi sta crescendo. Gli ultimi dati Inail rilevano che solo nel primo trimestre di quest’anno, sono state 189, a fronte delle 185 del primo trimestre del 2021 con un incremento del 2,16%.

E con una differenza notevole di genere: i decessi che hanno riguardato lavoratori uomini sono stati 165 (erano 171 nello stesso periodo del 2021, con un calo del 3,51%) mentre quelli che hanno coinvolto lavoratrici donne sono state 24, a fronte delle 14 rilevate nell’analogo periodo dell’anno precedente (+71,43%).

Il fenomeno è in ascesa anche se si considerano le denunce complessive di infortunio: nel periodo compreso tra gennaio e marzo sono state 194.106, il 50,85% in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2021. In questo caso, l’aumento riguarda sia la componente femminile, le cui denunce sono passate da 51.550 a 89.130 (+72,90%), sia quella maschile, con 104.976 denunce, 27.855 in più rispetto al 2021 (+36,12%).

A livello territoriale le denunce rilevate nei primi tre mesi dell’anno registrano, rispetto al 2021, aumenti del 64,28% per il sud, del 63,36% per il nord ovest, del 60,72% per le isole, del 51,25% per il centro e del 31,82% per il nord est. Il numero delle denunce è in aumento in tutte le regioni rispetto al 2021.

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