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Il Santo di oggi 17 Aprile 2019 Santa Kateri Tekakwitha, Vergine

Kateri Tekakwitha è stata una religiosa nativa americana, è stata la prima nativa americana ad essere stata proclamata santa.

Santa Kateri Tekakwitha

A Sault nel Québec in Canada, beata Caterina Tekakwitha, vergine, che, nata tra gli Indiani nativi del luogo, fu battezzata nel giorno di Pasqua e, benché perseguitata da molte minacce e da vessazioni, offrì a Dio quella purezza che quando non era ancora divenuta cristiana si era già impegnata a conservare.

La vita

Kateri è la prima beata pellerossa d’America a salire agli onori degli altari, primo fiore d’innocenza cristiana. Nacque presso Fort Orange, odierna Albany nel 1656 da genitori di due etnie diverse, il padre irochese pagano e la madre algonchina cristiana.
Nel 1660 scampò all’epidemia di vaiolo che però le lasciò il volto sfigurato e una grave menomazione alla vista, segni che le procurarono una vita sociale difficile fra la sua gente. Rimasta ben presto orfana fu presa con sé da uno zio con l’incarico di aiutare la moglie nel governo della casa, il suo nome Tekakwitha le fu dato perché significa “colei che mette le cose in ordine”.

Giunta in età da marito respinse proposte di matrimonio. Nel 1675 alcuni missionari cattolici francesi del Canada, giunsero nel suo villaggio. La loro conoscenza e la religione che professavano, l’affascinarono al punto che circa un anno dopo ricevé nel giorno di Pasqua del 1676 il santo Battesimo, le fu imposto il nome di Kateri (Caterina).

Per sfuggire alle ire dello zio pagano dovette riparare nella Missione di San Francesco Saverio a Sault presso Montreal, dove ricevé la Santa Comunione e iniziò una vita di preghiera e straordinaria pietà. Senza trascurare le funzioni religiose e gli obblighi verso la famiglia che l’ospitava, Kateri si isolava spesso nella foresta a pregare, recitava il santo Rosario al mattino nel grande freddo del Canada, girando intorno alla propria campagna coltivata a mais, completando le sue orazioni nella piccola cappella del villaggio.

La morte e il culto

Il 25 marzo 1679 fece voto di perpetua verginità, sottoponendosi a pesanti penitenze. Distrutta dalla malattia e dai patimenti, morì il 17 aprile 1680 a soli 24 anni. Dopo la sua morte scomparvero dal viso i segni del vaiolo.

Il processo di canonizzazione iniziò nel 1884, in seguito alla miracolosa guarigione di un caso di tigna facciale. Il 3 gennaio del 1943 venne dichiarata venerabile da papa Pio XII. Poi dichiarata beata il 22 giugno 1980 da papa Giovanni Paolo II. Canonizzata da Papa Benedetto XVI il 21 ottobre del 2012. È la prima nativa americana a ricevere questi onori. La sua venerazione è particolarmente diffusa tra i nativi cattolici del Nord America.

Autore: Antonio Borrelli

Redazione Papaboys

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