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Il card. Scola guida il pellegrinaggio in Terra Santa

scola_convegnoR400_thumb400x275LOMBARDIA – MILANO – Inizia oggi il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa guidato dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. Il porporato è partito dall’aeroporto di Malpensa alle 6.55 con i pellegrini sul volo diretto a Tel Aviv. All’arrivo, si trasferirà a Betlemme dove alle ore 17 celebrerà la Santa Messa presso l’Istituto dei Salesiani. Qui consegnerà al custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, una reliquia del beato Paolo VI, risalente all’episcopato milanese del cardinale Montini. Domenica 28 dicembre, raggiunta Gerusalemme, il cardinale Scola presiederà la Messa nella basilica del Getsemani alle ore 11. In serata, alle 18, incontrerà insieme ai fedeli ambrosiani il patriarca di Gerusalemme e dei Latini, sua beatitudine Fouad Twal, al quale farà dono di una seconda reliquia del beato Paolo VI, sempre risalente al periodo milanese. Lunedì 29 dicembre, alle 6.30 l’arcivescovo celebrerà la Santa Messa al Santo Sepolcro.

Questa sarà anche l’ultima giornata del cardinale Scola in Terra Santa. Mentre il cardinale Scola rientrerà a Milano per gli impegni pastorali di fine anno che lo attendono in diocesi, i fedeli ambrosiani proseguiranno il pellegrinaggio fino al 3 gennaio dividendosi in due gruppi: uno punterà verso il nord di Israele guidato da monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo ausiliare e vicario episcopale per l’evangelizzazione e i sacramenti; l’altro si dirigerà a sud giungendo fino in Giordania, accompagnato da monsignor Piero Cresseri, vicario episcopale della Zona VII (Sesto San Giovanni). Il pellegrinaggio è stato organizzato dalla diocesi di Milano per ricordare lo storico viaggio in Terra Santa di Paolo VI di 50 anni fa. Hanno aderito al pellegrinaggio 350 fedeli. Tra loro anche alcune parrocchie: Castello di Lecco, la comunità pastorale di Cavaria con Premezzo (Varese), il Decanato di Castano Primo (Milano). Per il cardinale Scola “in questo momento storico, è un dovere fondamentale per tutti i cristiani fare qualunque sacrificio per partecipare al pellegrinaggio e offrire un segno manifesto ed esplicito di comunione ai nostri fratelli che vivono il Venerdì Santo permanente di Gerusalemme e della Terra Santa”. Fonte: Agensir

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