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Federica aveva solo 19 anni e faceva la catechista in parrocchia. Un terribile incidente l’ha portata via

Avrebbe dovuto festeggiare il nuovo anno ad Aosta. Invece Federica Banfi, 19 anni, di Canegrate, è morta in un incidente sull’autostrada Torino- Aosta, nei pressi di Chatillon, poco prima di mezzanotte. Colpa del ghiaccio che rendeva il tratto di strada difficile da percorrere. Federica, impiegata a Legnano, impegnatissima nel catechismo nella chiesa che era quasi la sua seconda casa, domenica sera viaggiava a bordo di un van insieme al gruppo della parrocchia.

I ragazzi avevano cenato a Brusson e si preparavano alla grande festa in piazza ad Aosta. Ma all’improvviso il van è sbandato e si è messo di traverso, tagliando così la strada a un bus noleggiato dalla stessa parrocchia, con a bordo altri amici. Inevitabile l’impatto e la ragazza è morta. Quattro coetanei sono all’ospedale Parini di Aosta, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

Giorni di inizio d’anno tristissimi per il paese dove Federica, nata a Legnano, viveva in pratica da sempre. I ragazzi dell’oratorio descrivono Federica come una ragazza molto attiva nella comunità di Canegrate. «Lei era un vero punto di riferimento per tutti i bambini, non solo nei giochi ma anche nelle prime fasi di preparazione al catechismo. Era un’educatrice nata e aveva una speciale abilità nel trattare con i bambini, li incantava con la sua dolcezza e il suo modo di raccontare le basi della catechesi».

Proprio per dedicare più tempo ai bambini Federica aveva lasciato la pallacanestro, sua altra grande passione: negli anni scorsi aveva giocato nel Basket Canegrate. «E poi era allegra e positiva», aggiungono altri amici dell’oratorio. Aveva aderito con gioia alla proposta di trascorrere l’ultimo dell’anno alla grande festa organizzata nella piazza principale di Aosta. Il programma per il gruppo dei giovani prevedeva un cenone a Brusson, cui Federica ha preso parte, e la festa in piazza, a cui purtroppo non sono mai arrivati.

Federica si era diplomata lo scorso giugno all’istituto «Torno» di Castano Primo, conseguendo il diploma in Finanza e Marketing. Aveva però deciso di non proseguire gli studi all’università, avendo già trovato lavoro come impiegata in un ufficio di Legnano.

«Le sue passioni? I bambini dell’oratorio e le canzoni di Emma Marrone, di cui era una grande fan», raccontano gli amici. Viveva con la famiglia: padre, madre, una sorella gemella e un fratello.

«Il dolore per la tragica morte di Federica è un peso enorme per le nostre comunità cristiane di Canegrate e San Giorgio su Legnano», ha scritto don Andrea Citterio, vicario parrocchiale di Canegrate. «Dalle prime ricostruzioni – continua don Andrea – l’incidente che ha coinvolto un pullman che abbiamo noleggiato e un pulmino del nostro oratorio è avvenuto a causa di una lastra di ghiaccio presente sul fondo della carreggiata autostradale, nonostante i mezzi viaggiassero in sicurezza e rispettando il codice della strada». Come ricorda il vicario, «le conseguenze dell’incidente sono gravissime. Federica è mancata a causa del colpo violento subito durante l’impatto mentre gli altri ragazzi del pulmino sono stati trasportati al pronto soccorso di Aosta. Quattro sono ancora ricoverati in condizione serie ma non sono in pericolo di vita». «Questa prova, capitata in giorni che immaginavamo sereni e di crescita, ci aiuti a capire – lo dobbiamo a Federica – quanto sia importante vivere seriamente». La magistratura ha aperto un’inchiesta per verificare le condizioni della strada e la responsabilità dei vertici della Sav, la società che gestisce l’A5.

Fonte: Corriere della Sera / Milano

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