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Europa da zona rossa totale, che preoccupa. Il bollettino di oggi, 28 gennaio: 14372 nuovi casi e 492 morti

Europa da zona rossa totale, che preoccupa. Il bollettino di oggi, 28 gennaio: 14372 nuovi casi e 492 morti

I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 14.372 con 275.179 tamponi (ieri erano stati 15.204 con 293.770 tamponi). 492 i morti (ieri erano stati 467). Con 17.220 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 474.617, 3.352 in meno rispetto a ieri quando c’era stato un calo di 4.448 unità.

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 87.381.

La Commissione Ue ha deciso di prolungare fino al 31 dicembre 2021 lo schema temporaneo di aiuti di Stato messo in piedi a marzo scorso per sostenere le economie durante la pandemia. Intanto, secondo il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, l’obiettivo del governo è quello di “provare a costruire un percorso condiviso che consenta la riapertura degli impianti sciistici con la massima sicurezza entro il 15 febbraio”.

Europa quasi ‘zona rossa totale’

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha aggiornato la mappa dei contagi da Covid-19 al 28 gennaio, e quattro regioni italiane sono in rosso scuro: si tratta di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre alla Provincia autonoma di Bolzano. La mappa si basa sulla proposta presentata dalla Commissione europea martedì scorso. Il «rosso scuro» indica le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati, con il tasso di notifica dei casi superiore a 500 ogni 100mila persone.

europa zona rossa
europa zona rossa

Secondo la mappa aggiornata, oltre che nelle regioni italiane menzionate, queste caratteristiche sono riscontrabili in quasi tutta la penisola iberica (Spagna e Portogallo), l’Irlanda, i paesi baltici, alcune zone della Francia, Olanda e Svezia, la Germania dell’Est e la Cechia. Intanto domani dovrebbe arrivare la nuova ordinanza del Ministero della Salute sulla divisione dell’Italia in zone, con diverse regioni arancioni che potrebbero tornare gialle.

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