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È morto Luca Sacchi. Ha reagito a una rapina per difendere la fidanzata, gli hanno sparato alla testa

È morto Luca Sacchi. Ha reagito a una rapina per difendere la fidanzata, gli hanno sparato alla testa

Luca Sacchi
foto di Paolo Caprioli/Ag.Toiati PAOLO CAPRIOLI/AG.TOIATI

Non ce l’ha fatta Luca Sacchi. Il ragazzo era stato ferito alla testa dopo aver provato a sventare una rapina avvenuta ieri sera a Roma e finita con un colpo di pistola in testa. Luca, personal trainer, avrebbe compiuto 25 anni a febbraio. Le sue condizioni sono apparse da subito critiche agli operatori del 118 che lo hanno soccorso e trasportato al San Giovanni, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico che non è bastato a salvargli la vita.

La sparatoria poco dopo le 23.30 all’angolo tra via Teodoro Mommsen e via Bartoloni, in zona Caffarella dove il ragazzo viveva.

Ricoverata all’ospedale San Giovanni anche Anastasia, la fidanzata di Luca, che lavora come babysitter, per una contusione alla testa. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri del nucleo investigativo. Secondo alcuni testimoni «i rapinatori avevano un accento romano».

La ricostruzione

A quanto ricostruito finora, i due aggressori li hanno avvicinati alle spalle e dopo aver colpito alla testa la ragazza le hanno strappato lo zainetto. A quel punto il fidanzato avrebbe reagito e uno degli aggressori ha sparato un colpo che ha centrato lui alla testa e un vetro del pub dove si stavano dirigendo. I due sarebbero stati visti scappare in auto. Il colpo potrebbe essere stato esploso con un revolver. Al momento non è stato infatti ritrovato il bossolo.

La procura di Roma indaga per omicidio volontario. Titolare del fascicolo è il pm Nadia Plastina che ha già ricevuto una prima informativa dai carabinieri che conducono le indagini.

Fonte leggo.it

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