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Don Francesco Cristofaro ci porta nella I domenica di Quaresima: ‘Tentato da Satana’

TENTATO DA SATANA Mc 1,12-15 I DOMENICA DI QUARESIMA

#Vangelo

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola chiave di questa domenica: #Tentazione

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi? Te lo dico con 3 parole:

  1. PRIMA PAROLA: #falsopensiero – E’ quello che satana sta facendo circolare nelle menti e nei cuori su di sé. Egli vuole convincere che lui non esiste e non esiste l’inferno e che siamo tutti salvati a prescindere dalla nostra condotta di vita. Niente di più falso?

Come risponde Gesù a questo falso pensiero? “Convertitevi e credete nel Vangelo”. Perché convertirsi se siamo tutti salvi lo stesso?

Se Satana non esiste, se la sola misericordia ci salva, se la conversione a nulla serve, se la fede nel Vangelo è ininfluente in ordine al possesso della vita eterna, il Vangelo offerto oggi alla nostra riflessione è una fiaba, una favola, un pio racconto, senza alcuna incidenza nella nostra vita. Se Satana non esiste, Gesù non è stato tentato. La non esistenza non può tentare. Se la conversione non è più necessaria e neanche la fede nel Vangelo, perché dobbiamo leggere la Parola di Dio nelle nostre liturgie? Non ha alcun senso leggere che Gesù è stato tentato, che ha vinto le tentazioni, che ci chiede la conversione, che esige la fede nel suo Vangelo.

Se il diavolo non esiste, Cristo è falso testimone delle realtà invisibili. Tristezza eterna! O è  falso Cristo o è falso il mondo.

  1. SECONDA PAROLA: #deserto – Il deserto ci ricorda proprio l’inizio della Quaresima. Gesù vi passa 40 giorni. Il deserto ci ricorda il popolo di Israele e il suo peregrinare di 40 anni. Il deserto ci ricorda l’essenza della nostra vita: Tutto di noi dipende da Dio. Nel deserto non c’è niente e senza niente siamo perduti. Gesù nel deserto è servito dagli angeli di Dio. Il popolo nel deserto è servito dalla provvidenza di Dio. Nel deserto si sperimenta il fallimento umano. Per uscire vivi dal deserto della vita bisogna avere un legame forte con il Signore e la sua Parola deve poter essere per noi nutrimento quotidiano. Per uscire dal deserto spirituale, morale, esistenziale occorre una preghiera ininterrotta altrimenti la tentazione prende il sopravvento ed è la fine.
  2. TERZA PAROLA: #tentazione – Abbiamo detto che la parola chiave di questa prima domenica di Quaresima è tentazione. Gesù nel deserto viene tentato. Vince le tentazioni perché è forte. Non è una forza fisica. È una forza spirituale ottenuta con tanta preghiera e con una vita tutta nella Parola del Padre suo. Non possiamo pensare di vincere il demonio solo perché ci chiamiamo cristiani e siamo battezzati. Non ci si nutre sol perché si sfoglia un libro di ricette. Se ci si vuole saziare bisogna sfamarsi con puntualità. La vita di fede è una battaglia e il nemico è potente. Le nostre armi e lo scudo sono la preghiera e la Parola di Dio.

#impegnodellasettimana: esercitarsi nella preghiera e leggere ogni giorno un passo del vangelo e fuggire le occasioni prossime di peccato. Con satana non si gioca. Ci si sta alla larga.
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a cura di Don Francesco Cristofaro

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