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Il diavolo colpisce ancora. Nuova strage di bambini in Siria con uso di gas, 58 morti

Sono almeno 58, tra cui 11 minori, i morti in un raid aereo avvenuto in Siria con il sospetto uso di gas, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). L’ong, citando fonti mediche, ha aggiunto che il bilancio potrebbe aggravarsi perché vi sono anche 160 feriti o intossicati, alcuni dei quali in gravi condizioni.

This photo provided on Tuesday April 4, 2017, by the Syrian anti-government activist group Edlib Media Center, that is consistent with independent AP reporting, shows a man carrying a child following a suspected chemical attack, at a makeshift hospital in the town of Khan Sheikhoun, northern Idlib province, Syria. The suspected chemical attack killed dozens of people on Tuesday, Syrian opposition activists said, describing the attack as among the worst in the country’s six-year civil war. (Edlib Media Center, via AP)

L’attacco è avvenuto a Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, in mano ad insorti e qaedisti dell’organizzazione Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra).  Successivamente un ospedale da campo dove venivano curate le vittime dell’attacco è stato colpito in un altro raid, secondo fonti degli attivisti. Il capo del servizio di difesa civile dell’opposizione a Khan Seikhun, citato dall’agenzia Ap, ha detto che la struttura è stata “presa di mira dopo l’attacco”. Il responsabile, Abu Hamdu, ha detto che l’ospedale da campo è stato distrutto e cinque ambulanze danneggiate. Non è chiaro se ci siano state vittime.

La Francia ha chiesto una riunione “urgente” del consiglio di sicurezza dell’Onu. E’ una strage di bambini, l’ennesima in Siria. Questo mostrano le terribili foto di ciò che l’attacco chimico a Idlib ha lasciato dietro di sé. Gruppi di bambini seminudi, ammassati gli uni sugli altri, con le braccia rigide, gli occhi ancora spalancati e il terrore nello sguardo. Le foto mostrano file di cadaveri a terra ma anche gli ospedali con i bimbi terrorizzati, spaesati, alcuni in fin di vita, il volto coperto dalle maschere di ossigeno. E poi un padre, disperato, con gli occhi segnati dal pianto, che tiene in braccio il corpo rigido della sua bambina.

This photo provided by the Revolutionary Forces of Syria, an opposition activist media organization, which has been authenticated based on its contents and other AP reporting, shows an airstrike that killed over 20 people in the village of Hass, Syria, Wednesday, Oct 26, 2016. A team of first responders, the Syrian Civil Defense in Idlib, said at least 50 were wounded in the raids that used parachute mines, targeting the residential area and schools in the village of Hass. Most of those killed were children, the group said on its Facebook page. (Revolutionary Forces of Syria, via AP)





I presidenti di Turchia e Russia, Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, hanno discusso in una telefonata del raid. Lo riferiscono fonti presidenziali di Ankara, secondo cui “Erdogan ha detto che un tale attacco disumano è inaccettabile”. I due leader hanno inoltre ribadito l’importanza del mantenimento della tregua in Siria e del rafforzamento della cooperazione antiterrorismo.

Le notizie e’ “orribile” ed è “un drammatico promemoria del fatto che la situazione sul terreno continua ad essere drammatica“. Così l’alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini. “Ovviamente c’è una primaria responsabilità del regime, perché la sua responsabilità è quella di proteggere il suo popolo, non di attaccarlo”.

L’attacco chimico su Idlid è “un crimine contro l’umanità” che “merita una punizione” e che “può distruggere l’intero processo” di pace avviato ad Astana: così il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan lo aveva già definito “disumano” e “inaccettabile” in una telefonata con il suo omologo russo, Vladimir Putin.

“Le notizie di un attacco chimico contro civili inermi in Siria e di bombardamenti sugli ospedali dove erano stati ricoverati i feriti sono sconvolgenti – ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano. L’Italia sarà in prima linea al Consiglio di sicurezza dell’Onu nella riunione d’urgenza, richiesta da Francia e Gb, e domani alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, nel condannare l’uso di armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana e nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili di questo crimine contro l’umanità”.




di Redazione Papaboys fonti: Ansa – Sirianews

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