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C’è una benedizione di San Vincenzo, per scacciare cattiveria e malefici. La conoscono in pochi

La benedizione di San Vincenzo Ferrari contro i malefici

Se volete riceverla, vi consigliamo di rivolgervi al vostro sacerdote..

San Vincenzo Ferreri, domenicano spagnolo vissuto tra il XIV e il XV secolo, dava una benedizione particolarmente potente contro i demoni e contro i mali causati dalla cattiveria degli uomini. I mali causati dalla cattiveria degli uomini sono i malefici.

La benedizione di San Vincenzo Ferrari contro i malefici
La benedizione di San Vincenzo Ferrari contro i malefici (corrispondenzaromana.it)

La benedizione di San Vincenzo Ferreri può essere data da qualunque sacerdote e in mancanza del sacerdote uno la può recitare su se stesso, sebbene il potere della benedizione del ministro di Dio sia più potente perché è imperativa e non soltanto invocativa.

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Ciò significa che questa benedizione ha il potere di allontanare il maleficio se viene recitata dal sacerdote e se colui che la riceve si dispone a vivere in grazia di Dio disponendosi alla confessione sacramentale e si impegna a vivere nell’osservanza dei suoi comandamenti.

La benedizione di San Vincenzo Ferreri è composta da un’invocazione iniziale dalla lettura del prologo del Vangelo di San Giovanni (Gv 1,1-14) dove si parla dell’incarnazione del Verbo di Dio, venuto tra noi pieno di grazia e di verità e come luce per mettere in fuga le tenebre. I cristiani dei primi secoli avevano una tale venerazione per il Prologo del Vangelo di San Giovanni che alcuni lo portavano scritto al collo per preservarsi dalle incursioni del demonio. Soprattutto lo recitavano sugli infermi. Il Rituale Romano lo riporta ancora per le benedizione dei malati. Dopo la lettura del Vangelo, si passa alla benedizione vera e propria.

Chi può dare questa benedizione?

La benedizione di San Vincenzo Ferreri può essere data da qualunque sacerdote. In mancanza del sacerdote, il cristiano la può recitare su se stesso, sebbene il potere della benedizione del ministro di Dio sia più potente perché è imperativa e non soltanto invocativa.
Ciò significa che questa benedizione ha il potere di allontanare il maleficio se viene recitata dal sacerdote e se colui che la riceve si dispone a vivere in grazia di Dio disponendosi alla confessione sacramentale e si impegna a vivere nell’osservanza dei suoi comandamenti.

Questa è la benedizione:

Il  sacerdote stende la mano sopra il malato e dice:

«Imporranno le mani sugli infermi, ed essi guariranno».
Gesù, figlio di Maria, Signore e Salvatore del mondo, che ti ha chiamato alla fede cattolica, ti
conservi in essa, ti faccia beato, e per i meriti della Beatissima sempre Vergine Maria, di San
Domenico, di San Vincenzo e di tutti i Santi, ti liberi da tutte le infermità dell’anima e del
corpo.

Il Signore sia con voi.
R. – E con il tuo Spirito.

Inizio del Santo Vangelo secondo Giovanni (si fanno tre crocette sulla fronte, sulle labbra e sul cuore).
R. – Gloria a Te, o Signore.

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò
che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità”.
Rendiamo grazie a Dio.

Il sacerdote stende di nuovo la mano sul malato e dice:

Il Signore Gesù Cristo sia accanto a te per custodirti,
sia davanti a te per condurti,
sia dietro di te per difenderti,
sia dentro di te per conservarti,
sia sopra di te per benedirti.
Egli che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

(Il sacerdote aspergendo con l’acqua benedetta e tracciando il segno della croce dice):
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di te e con te rimanga sempre. Amen.

Come abbiamo detto, possiamo anche recitarla per noi stessi, privatamente, in tal caso, si leggerà la parte del Vangelo sopra citato e la preghiera si reciterà in questo modo:

Il Signore Gesù Cristo sia accanto a me per custodirmi,
sia davanti a me per condurmi,
sia dietro di me per difendermi,
sia dentro di me per conservarmi,
sia sopra di me per benedirmi.
Egli che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Con acqua benedetta possiamo farci il segno della croce e invocare la benedizione di Dio dicendo:

Dio mi benedica e mi custodisca per la vita eterna. Amen

Il testo potete trovarlo qui: fonte www.amicidomenicani.it

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