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Il Cardinale Bagnasco: i popoli sentono l’Unione Europea pesante e arrogante!

Il Cardinale Arcivescovo di Genova e Presidente Cei lo afferma durante la Messa per San Lorenzo, patrono della cattedrale del capoluogo ligure. «Chi uccide non è un martire»

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«Il martire non è colui che perde la vita nel tentativo di toglierla ad altri, ma colui che offre la sua vita perché altri l’abbiano». I popoli europei «sentono pesante ed arrogante» l’Unione europea. «Il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato». Ad affermarlo è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e arcivescovo di Genova, nella Messa celebrata in occasione della solennità di San Lorenzo, patrono della cattedrale del capoluogo ligure.

«La festa di san Lorenzo – dice il Porporato – ci porta a meditare sul martirio, che è il dono della vita a causa della fede. Il martire non è colui che perde la vita nel tentativo di toglierla ad altri, ma colui che offre la sua vita perché altri l’abbiano».  «Il Vangelo ascoltato – ha aggiunto – lo ricorda: “se il chicco di grano muore, produce molto frutto”, e i frutti veri sono vita non morte. La vita umana è sacra perché viene da Dio, pertanto va sempre rispettata e nessuno la può togliere a sé o agli altri».

Poi esclama: «Oggi in nome di valori come l’uguaglianza, la tolleranza, i diritti, si pretende di emarginare il cristianesimo, e si vuole creare un ordine mondiale senza Dio, dove le diversità da una parte vengono esaltate e dall’altra vengono schiacciate. Ciò vale per i cittadini del continente europeo e vale per i popoli e le Nazioni». «Ma – aggiunge Bagnasco – se guardiamo i risultati, dobbiamo concludere che si è partiti con buone intenzioni ma con decisioni sbagliate. La volontà prepotente di omologare, di voler condizionare le visioni profonde della vita e dei comportamenti, il sistematico azzeramento delle identità culturali, assomigliano non ad un cammino rispettoso verso un’Unione europea armonica e solidale, certamente necessaria, ma piuttosto verso una dannosa rifondazione continentale che i popoli sentono pesante e arrogante, dove il cristianesimo viene considerato divisivo perché non si prostra agli imperatori di turno». Inoltre «la storia attesta che quando i potenti si concentrano sulla propria sopravvivenza per ambizioni personali, e rinunciano alla res publica, è l’ora della decadenza».

Il Cardinale non ha dubbi: «Il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato». Ricordando il martirio del diacono san Lorenzo e la figura dell’imperatore Valeriano, il Presidente Cei ricorda che «la persecuzione oggi ha assunto molte forme: mentre continuano quelle classiche, che conosciamo da una storia che si credeva lontana, si aggiungono forme raffinate ma non meno crudeli, legalizzate ma non meno ingiuste». «Il nostro vecchio occidente – prosegue Bagnasco – ne è esperto,malato com’è delle proprie fallimentari ideologie: il continente dei diritti sempre più discrimina il cristianesimo, dimenticando che la razza umana è una razza religiosa». «E allora – domanda – perché aver paura della religione quando questa fa parte dell’uomo, quando necessariamente predica un Dio di amore e di salvezza, di giustizia e di pace? Perché voler emarginare la religione dall’ambito pubblico, sperando forse che così si cancellerà dal cuore umano? Ciò non sarà mai possibile!». Bagnasco cita Norberto Bobbio: «L’uomo, infatti, avrà sempre “bisogno di dare un senso alla propria vita, alle nostre azioni (…) alla società (…) alla storia, all’universo intero”; e poiché “le grandi risposte non sono alla portata della mente umana, l’uomo rimane un essere religioso nonostante tutti i processi di demitizzazione, di secolarizzazione, tutte le affermazioni della morte di Dio che caratterizzano l’età moderna e ancor più quella contemporanea”».




Sottolinea il Prelato: «Nessun potente della terra potrà possedere per sempre il cuore dell’uomo attraverso la propaganda delle menzogne, con promesse truccate, democrazie apparenti». Per questo «nessuno s’illuda: il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato, perché il Signore ha detto “non temete, io sono con voi fino alla fine del mondo”, e perché l’animo umano è fatto per Dio. E questo è più forte di tutte le persecuzioni e di tutte le falsità che oggi circolano velocemente nell’aria».





di Domenico Agasso Jr per Vatican Insider 

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