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Attentato a Tel Aviv: 4 morti. Israele sospende 83 mila ingressi

Ritorna la violenza in Israele. Ieri, nella città di Tel Aviv, due palestinesi hanno ucciso a colpi di arma da fuoco quattro israeliani. Gli attentatori ventenni provenivano dalla Cisgiordania. Rappresaglia immediata da parte del governo israeliano con la sospensione dei permessi di ingresso a 83 mila palestinesi.

Tel Aviv

E’ accaduto ieri sera, l’attacco all’interno del Mercato di Sarona, affollatissimo, pieno di negozi e ristoranti, che ha visto protagonisti due giovani palestinesi. Hanno sparato sui passanti uccidendo 4 persone e ferendone 5. Sono scappati, ma la fuga è durata poco. Uno dei due è stato colpito da un poliziotto, l’altro è stato arrestato. La polizia ha riferito che i due sono membri della stessa famiglia proveniente dal villaggio di Yatta a sud di Hebron, un’area critica che ha visto un forte aumento di violenza negli ultimi mesi. Non sono mancate le reazioni. Il governo israeliano ha sospeso i permessi di ingresso rilasciati a 83.000 palestinesi della Cisgiordania per visitare i  parenti durante il mese del Ramadan, iniziato lunedì.

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Gli Stati Uniti hanno espresso condoglianze alle famiglie delle vittime. E’ un “attacco codardo contro civili innocenti che non può essere giustificato” ha fatto sapere il dipartimento di stato americano. Hamas, il gruppo di militanti islamici che controlla Gaza, non ha rivendicato alcuna responsabilità per l’attentato ma ha diffuso la dichiarazione di un suo funzionario che definisce la sparatoria un’“operazione eroica” e in un’altra promettendo ai “sionisti” ancora più sorprese durante il periodo sacro ai musulmani del Ramadan.

Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Valentina Onori)

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