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Adorazione Eucaristica da Medjugorje. Giovedì 16 giugno 2022, LIVE TV dalle h. 21.00

Torna questa sera, giovedì 16 giugno, dalle ore 21.00 il momento dedicato alla preghiera personale e comunitaria

In collegamento da Medjugorje (registrato e trasmesso in modalità Prima visione su Facebook), la preghiera di Adorazione Eucaristica

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L’appuntamento nel quale preghiamo insieme, con l’ Adorazione Eucaristica da Medjugorje, preghiera che ogni giorno fa connettere sui vari social network migliaia di persone, giovani e adulti, che si riuniscono, anche on line, di fronte al Re dei Re.

Puoi seguirla sulla pagina facebook  PAPABOYS 

(del network facebook dei Papaboys) o anche direttamente attraverso questa pagina del sito PAPABOYS 3.0 nel player che trovi qui sotto.

PRIMA VISIONE DALLE ORE 21.00

L’adorazione porta soprattutto all’intimità con il Signore e ad approfondire tale intimità. Per nessun adoratore Gesù è un estraneo. L’adorazione permette di vivere più intensamente, con maggiore partecipazione, le celebrazioni eucaristiche.

Cosa significa adorare

E’ l’intrinseco rapporto tra l’uomo e Dio, della creatura intelligente con il suo Creatore. Gli uomini e gli angeli devono adorare Dio. In cielo, tutte le anime beate dei santi e i santi angeli adorano Dio. Ogni volta che adoriamo ci uniamo al cielo e portiamo il nostro piccolo cielo sulla terra. L’adorazione è l’ unico culto dovuto solo a Dio. Quando Satana cercò di tentare Gesù nel deserto gli offrì tutti i regni, tutto il potere di questo mondo se lo avesse adorato. Satana, nel suo orgoglio di follia, pretende l’adorazione dovuta a Dio. Gesù gli rispose con la Scrittura: «Solo Dio adorerai e a Lui solo renderai culto.

Che cos’ è l’adorazione eucaristica

E’ adorare alla Presenza reale e divina di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, nell’Eucaristia. Gesù Cristo, nella cena di Pasqua con i suoi apostoli, nella notte in cui veniva tradito, prese il pane nelle sue mani, rendendo grazie, benedisse il Padre e passò il pane ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo dato per voi,” alla fine della cena prese il calice del vino, di nuovo ringrazio’ e benedisse il Padre e lo passò ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue. Sangue della nuova ed eterna alleanza, che sarà versato per voi e per molti in remissione dei peccati “.

Disse del pane: “Questo è il mio corpo” e del vino: “Questo è il mio sangue”. Ma non solo questo, aggiunse anche: “Fate questo in memoria di me”. Diede agli apostoli il mandato, “Fate questo” il mandato di fare lo stesso, di ripetere il gesto e le parole sacramentali. Nasceva così l’Eucaristia e il sacerdozio ministeriale.

Ogni volta che il sacerdote pronuncia le parole della consacrazione è Gesù Cristo che lo fa e rende presente il suo corpo e il suo sangue, la sua Persona divina. Perché Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Essendo Gesù Cristo Dio e essendo presente nell’Eucaristia, allora lo si deve adorare.

Nell’Eucaristia adoriamo Dio in Gesù Cristo, e Dio è Uno e Trino, perché in Dio non ci sono divisioni. Gesù Cristo è uno con il Padre e lo Spirito Santo, e come insegna il Concilio di Trento, è veramente, realmente, sostanzialmente presente nell’Eucaristia.

La Chiesa crede e confessa che “nel sacramento dell’Eucaristia , dopo la consacrazione del pane e del vino, è veramente, realmente e sostanzialmente presente nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e uomo, sotto l’apparenza di quelle cose sensibili” (Trento 1551: Dz 874/1636).

La divina presenza reale del Signore, questo è il primo fondamento della devozione e del culto al Santissimo Sacramento. Qui è Cristo, il Signore, Dio e vero uomo, assolutamente meritevole della nostra adorazione e originata dall’azione dello Spirito Santo. La pietà eucaristica non è quindi fondata nel sentimento puro, ma proprio nella fede. Altre devozioni, forse, nel proprio esercizio spesso tendono a stimolare maggiormente il sentire, come ad esempio nel servizio della carità verso i poveri, ma la devozione eucaristica, precisamente si basa esclusivamente sulla fede, sulla fede pura del Mysterium fidei (“Præstet fides Supplementum sensuum fede defectui : che la fede sostenga la debolezza del sentire; Pange Lingua.)

Pertanto, “questo culto di adorazione si fonda su un motivo serio e solido, che l’Eucaristia è già sacrificio e sacramento insieme, e si distingue dagli altri non solo perchè comunica la grazia, se non perchè racchiude stabilmente il suo stesso Autore”.

Essere consapevoli di chi sta davanti a noi. Questo è l’ essenziale. Molte volte nelle cappelle si trovano alcuni sussidi, cioè aiuti per la meditazione, libri di spiritualità. E’ opportuno ricordare la raccomandazione di San Pier Giuliano Eymard: il Signore apprezza molto di più le nostre povere parole e pensieri che il miglior detto o scritto di altri.

Raccomanda il santo di cominciare sempre la nostra adorazione con un atto di amore verso il Signore.

E’ importante abituarsi al silenzio e stabilire un dialogo con il Signore. Raccontargli ciò che ci affligge, intercedere per coloro che hanno chiesto preghiere, o che ci preoccupano, ma, soprattutto, dirgli quanto lo amiamo. Egli conosce le nostre miserie e glielo possiamo dire ma che, nonostante queste miserie, lo amiamo.

Preghiamo di aumentare il nostro amore, la nostra fede, la nostra speranza, la nostra adorazione. Poi facciamo silenzio. Certo, il silenzio non è facile perché abbiamo un sacco di rumore interno. Ma si impara ad adorare adorando e ad un certo punto raggiungeremo il silenzio interiore . E’ necessario lasciarsi amare e lasciarsi abbracciare dal Signore in ogni momento di adorazione. Questo significa entrare nella sua intimità.

Una raccomandazione utile potrà essere anche leggere qualche passo del Vangelo, rimanendo consapevoli che il Signore di cui parla il Vangelo o chi parla in esso, è davanti a noi. Mai disgiungere la Presenza del Signore nel Santissimo con la lettura che facciamo o con il Rosario che preghiamo (che sono altre cose che puoi fare durante l’adorazione).

Non è la persona da un lato con la sua preghiera e il Signore da solo, dall’altro lato. Terminiamo, raccomanda inoltre San Pier Giuliano Eymard, con un altro atto d’amore.

Adorazione-Medjugorje
Medjugorje.

Leggi questi Messaggi della Regina della Pace riguardo all’Adorazione Eucaristica

Anche questa sera, cari figli, vi sono particolarmente riconoscente per essere venuti qui. Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell’altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari.(Messaggio del 15 marzo 1984).

Cari figli! Oggi v’invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell’altare. Adoratelo, figlioli, nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo. Gesù vi diventerà amico e non parlerete di lui come di qualcuno che appena conoscete.

L’unità con Lui sarà per voi gioia e diventerete testimoni dell’amore di Gesù, che ha per ogni creatura. Figlioli quando adorate Gesù siete vicini anche a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio a Medjugorje del 25 settembre 1995)

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