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A chi sta costruendo una società senza Dio: ‘Tenetevi lo schifo e sguazzateci dentro!’

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una serie di eventi che hanno scosso le fondamenta del nostro mondo: una pandemia globale, guerre continue, un aumento esponenziale nel commercio di armi, e una preoccupante indifferenza verso i più deboli e vulnerabili della nostra società. I

n questo contesto, emergono domande profonde e inquietanti sulla direzione che la nostra società sta prendendo.

Un Mondo in cambiamento

La pandemia di COVID-19 ha rivelato non solo la nostra vulnerabilità collettiva, ma anche la nostra interconnessione. Anzichè portarci verso una maggiore solidarietà, sembra aver accentuato le divisioni, esponendo una mancanza di compassione e umanità in molti aspetti della vita sociale e politica. Guerre “no stop” in varie parti del mondo hanno ulteriormente esacerbato questa percezione, con l’industria delle armi che prospera sull’onda del conflitto e della paura.

Il peccato mortale della guerra
Il peccato mortale della guerra

Una Società senza compassione?

La domanda che sorge spontanea è: stiamo forse costruendo una società senza Dio?

Non tanto nel senso letterale della fede religiosa, ma piuttosto in termini di valori universali di empatia, solidarietà e cura per il prossimo. I poveri, i più deboli, le famiglie in difficoltà sembrano essere stati lasciati ai margini di un mondo sempre più concentrato sull’autogratificazione e sul potere.

Lo Schifo del mondo moderno

Il titolo di questo articolo è volutamente forte e provocatorio. “Tenetevi lo schifo e sguazzateci dentro” è un grido di disperazione e di rabbia di fronte a una società che sembra aver perso la bussola morale. Non è solo una critica alla perdita di valori spirituali, ma anche un attacco alla mancanza di responsabilità sociale e politica che sembra permeare il nostro mondo.

Verso un futuro migliore

Nonostante il quadro cupo che si è dipinto, c’è ancora spazio per la speranza. La storia umana è costellata di momenti di crisi seguiti da rinascite e rinnovamenti. È il momento di chiederci, individualmente e collettivamente, che tipo di mondo vogliamo costruire. Possiamo scegliere la strada dell’empatia, della solidarietà e della responsabilità nei confronti degli altri, indipendentemente dalla nostra fede o mancanza di essa.

In conclusione, questo articolo non è solo un invito a riflettere sulla direzione della nostra società, ma anche un appello all’azione. Ognuno di noi ha il potere di influenzare il mondo attorno a sé, sia nelle piccole azioni quotidiane che nelle scelte più significative. La sfida è quella di costruire una società che non solo riconosca la dignità e il valore di ogni individuo, ma che operi attivamente per proteggerli.

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