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Esempi di altruismo e coraggio. Mattarella assegna la medaglia d’oro alla memoria a Willy Monteiro e don Malgesini

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella ha conferito la medaglia d’oro al merito civile alla memoria di don Roberto Malgesini e Willy Monteiro Duarte.

Il sacerdote, ucciso a coltellate, è stato “un autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno”. Riconosciuta la generosità anche di Willy Duarte, ucciso a calci e pugni “mentre interveniva in difesa di un amico”.

Willy Monteiro Duarte
Il ricordo di Willy Monteiro Duarte

La medaglia d’oro al valor civile a Willy Monteiro Duarte

Il Presidente Sergio Mattarella, su proposta del Ministro dell’Interno, ha firmato il decreto di conferimento della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria per Willy Monteiro Duarte con la seguente motivazione: “Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione.

Mentre si prodigava in questa sua meritoria azione di alto valore civico, veniva colpito da alcuni soggetti sopraggiunti che cominciavano ad infierire ripetutamente nei suoi confronti con inaudita violenza e continuavano a percuoterlo anche quando cadeva a terra privo di sensi, fino a fargli perdere tragicamente la vita. Luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio”.

Don Roberto Malgesini
Don Roberto Malgesini

La medaglia d’oro al valor civile a don Roberto Malgesini

“Con generosa e instancabile abnegazione – si legge nella motivazione per l’onorificenza  a don Roberto Malgesini – si è sempre prodigato, quale autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi e delle loro fragilità, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno”.

 

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“Mentre era intento a portare gli aiuti quotidiani ai bisognosi – prosegue la motivazione -, veniva brutalmente e proditoriamente colpito con numerosi fendenti, fino a perdere tragicamente la vita, da un uomo al quale aveva sempre dato piena assistenza e pieno sostentamento. Luminoso esempio di uno straordinario messaggio di fratellanza e di un eccezionale impegno cristiano al servizio della Chiesa e della società civile, spinti fino all’estremo sacrificio”.

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