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10 anni con Papa Francesco. Le mie carezze ad un uomo vestito di bianco

Le mie carezze ad un uomo vestito di bianco. Il Papa benedice. Ma si fa anche benedire.

di Elena Tasso

“Lo potrò incontrare? Vedere da vicino? Toccargli il mantello?” mi domandavo spesso quando vedevo Papa Francesco in tv, sin dall’inizio del suo Pontificato. Questo pensiero maggiormente si è rafforzato, con speranza e gioia, quando ho avuto l’opportunità di andare all’incontro per la veglia di Pentecoste; era il 2013.

Vederlo seppur da lontano è stata per me una prima grande gioia. Nell’anno successivo ho avuto l’onore di poter andare insieme al mio fidanzato, alla celebrazione del matrimonio di una coppia di nostri amici, insieme ad altre future famiglie: che compleanno è stato! L’ho visto più da vicino!

Lui all’altare e noi accanto ai santi nella stessa rotonda… assaporarne l’aria, la bellezza, l’ossigeno che trasmetteva: una esperienza che letteralmente apre il cuore e rinfranca lo spirito. Nel successivo incontro del 2014, era il 19 settembre, l’appuntamento era invece una ‘festa’ internazionale dell’Evangeli Gaudium, e questa volta mi sono invece sentita ‘proprio a casa’: c’era proprio un papà che ti aspettava, un papà buono. Cresceva sempre più in me il desidero di fargli una carezza oltre alla preghiera.

PapaFRancesco.IncontroconElena
PapaFRancesco.IncontroconElena

Passa un altro anno, il Pontificato continua, ed ecco con grande stupore che ho avuto un’altra grandissima grazia: sempre insieme a Giancarlo, ed alla parrocchia di Nostra Signora de La Salette, ho potuto assistere alla Messa privata celebrata dal Papa a Santa Marta: era il 15 Maggio 2015.

La notte precedente non ho quasi dormito, ma ho pregato tanto! Non sapevo come si sarebbe svolto l’incontro, ma ero felicissima! Ricordo che mi sono alzata alle 4 del mattino (l’appuntamento era alle 6.00). L’invito del Santo Padre in quella celebrazione è stato meraviglioso: “non chiudersi, non essere cristiani tristi, ma gioiosi, aperti agli altri per andare loro incontro e dare testimonianza”. Tutto ciò è stato un vero inno di gioia. Terminata la Messa siamo rimasti insieme nella cappella a pregare con il Papa.

Momenti indimenticabili! Ho potuto inoltre con mia grande meraviglia, accostarmi e parlargli. Che grazia! Sono andata incontro a Lui con le braccia spalancate come per dirgli: “Eccomi… ci siamo”! Mi sono sentita immersa di più nell’amore che il Padre fa scendere su Lui. È stata una grande emozione che mi ha lasciata quasi senza voce e senza respiro, come se qualcuno mi avesse presa e mi stringesse nel profondo dell’anima. Infatti parlavo a tratti e devo oggi riconoscere che Francesco è stato molto paziente ad attendere un po’ per ascoltarmi.

Mentre gli parlavo, ero interamente conquistata da Lui, dal suo sguardo profondo e rassicurante, e non pensavo che intorno ci fossero tante persone, compresi i fotografi. Gli ho detto che ero felicissima, mi ha abbracciato, mi ha fatto il segno della croce e gli ho chiesto se anche io potevo farglielo. Lui ha acconsentito e mi ha benedetto insieme a Giancarlo, mio fidanzato. Ho consegnato al Papa un cartello di ringraziamento ed una lettera con alcuni pensieri. Francesco ha chiesto preghiere per il suo pontificato. Oggi siamo quindi a donare a tutti la carezza che Papa Francesco ci ha dato. Una testimonianza tangibile di quanto avvenuto in quei momenti si può trovare nel video “Francesco – Una rete per la fede”, è fruibile su Youtube.

Ma non era l’ultimo incontro previsto dalla Provvidenza…

Il 18 Novembre 2019 lo abbiamo potuto incontrare nuovamente, in occasione dell’udienza con le Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, incontro fortemente voluto da Don Piergiorgio Perini. Obiettivo del meeting? Stare tutti insieme, fratelli e sorelle, sotto lo stesso tetto, essere Chiesa che annuncia, poter stringergli la mano, toccargli il mantello, toccare il Cielo.

Ma le sorprese di Dio non finiscono davvero mai: vogliamo parlare del 21 settembre 2022? Giancarlo ed io abbiamo avuto improvvisamente la grande gioia di potere incontrare ancora Papa Francesco (al baciamano dell’udienza generale) ed abbiamo potuto parlargli del nostro progetto e cortometraggio “Mi passi un po’ di pace?”; è stato un nuovo ‘segno’ per noi, visto che è stato Lui la fonte di ispirazione, con la sua continua richiesta di dare ognuno il proprio contributo per la pace. Ancora una volta, ricolma di gioia, spontaneamente gli ho fatto il segno della croce sulla fronte come segno tangibile di istantanea preghiera per lui.

I suoi occhi sprizzavano amore! Una dolcezza traboccante che contagia, che si trasforma in forza e coraggio per ogni giorno, nella sicurezza e presenza di un papà che ci sta sempre accanto, nell’abbraccio misericordioso!

Ci sarà un prossimo incontro? Questo non lo so, comunque ogni giorno spiritualmente gli faccio il segno della croce nella preghiera.

Sì, preghiamo per il Santo Padre come possiamo davvero fare. Tutte le volte che l’ho incontrato nel cuore c’erano tutte le persone che avrebbero voluto essere lì ma non potevano: porto davvero tutti nel mio cuore e dico al Papa che ci sono tante persone con me.

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