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Veglia in Piazza San Pietro per il nuovo anno

San-Pietro.notteCITTA’ DEL VATICANO – Nella notte che porta al nuovo anno, come ormai avviene da molto tempo, il Movimento dell’Amore familiare sarà in Piazza San Pietro per animare, dalle 23.15, la Veglia di preghiera per l’unità e la pace in famiglia e nel mondo. Federico Piana della Radio Vaticana ne ha parlato con don Stefano Tardani, fondatore e assistente spirituale del Movimento (file anche in formato audio):RealAudioMP3 

R. – Questo è l’11.mo anno che noi abbiamo animato e organizzato questa Veglia per la pace e per l’unità nelle nostre famiglie fra le nazioni. La Veglia sarà aperta dal vescovo ausiliare della diocesi di Roma, mons. Matteo Maria Zuppi. Si rivolgerà un breve pensiero e si farà un augurio per il nuovo anno con la Santa Famiglia e con Gesù, con Maria e Giuseppe. Siamo chiamati a chiudere quest’anno, chiedendo al Signore perdono per tanti mali e la grazia per gli aiuti necessari, per affrontare con pace, serenità e forza il nuovo anno che ci attende. E allora seguirà il canto, seguirà la preghiera. Ed è molto bello, perché nel canto, accendendo i flambeaux, questa luce sarà intorno al presepe e segnerà questa speranza, questa grande preghiera. Festeggiamo il nuovo anno con questo “brindisi di luce”, se possiamo dire. La preghiera si estenderà per tutta la notte, fino alle 7 del mattino, animata e sostenuta dalle nostre famiglie e dal Movimento dell’amore familiare, che accoglieranno le persone che verranno.

D. – E ricordiamo che questa veglia sarà in concomitanza con le città di Milano e L’Aquila…

R. – Sì, abbiamo evidentemente realizzato questa veglia anche in altre diocesi ed è in concomitanza ed in collegamento con Piazza San Pietro. La stessa veglia verrà celebrata alle 23.30 a Milano, nella Basilica di San Lorenzo Maggiore, da mons. Giannantonio Borgonovo, mentre a L’Aquila, sempre alla stessa ora, da mons. Giuseppe Petrocchi, l’arcivescovo metropolita della città, dove si protrarrà con i fedeli fino alle 2 di notte. Un momento, dunque, di raccolta, di fede, di solidarietà e fraternità. C’è bisogno anche di gesti e di segni di fraternità. La famiglia – ci ricorda Papa Francesco – è la sorgente di ogni fraternità e perciò è anche il fondamento e la vita primaria della pace, poiché per vocazione dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore. La famiglia è potente nell’amore: è potente se all’interno c’è la luce e l’amore di Gesù. Dobbiamo amare la bontà e diffonderla intorno a noi. Ecco, perché questa Veglia è così bella per la pace e l’amore nelle famiglie tra le nazioni.

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