Il racconto dell’apparizione miracolosa di San Michele avvenuta nel 1656
Nel XVII secolo la peste infieriva a Napoli ed in tutto il regno: dopo Foggia, dove mori quasi la metà del popolo, anche Manfredonia era seriamente minacciata.
Il vescovo, Giovanni Puccinelli, ricorse a San Michele, chiedendogli, nella Sacra Grotta, con tutto il clero e tutto il popolo, il suo potente aiuto.
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All’alba del 22 settembre 1656, in una grande luce, vide l’Arcangelo, che gli disse:
“Sappiate, o Pastore di queste pecorelle, che Io sono l’Arcangelo Michele; ho impetrato dalla Ss.ma Trinità che, chiunque adopererà con devozione i sassi della mia Grotta, allontanerà dalle case, dalle città, e da qualunque luogo, la peste. Praticate e narrate a tutti la Grazia Divina. Voi benedirete i sassi, scolpendo su di essi il segno della Croce con il mio Nome“.
E la peste fu vinta.
(Fonte www.preghiereagesuemaria.it)
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