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Milano, capitale che sa parlare di Dio

allestimentopL’edizione della manifestazione culturale si arricchisce di una rassegna speciale, Godcity, dedicata al tema religioso. Marco Garzonio (presidente dell’Ambrosianeum) e Alberto Melloni (direttore scientifico della Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XXIII”) presentano alcuni appuntamenti di grande spessore culturale. Spazio alle grandi figure, da Lazzati a Dossetti, allo stesso Papa Roncalli

ookcity, la manifestazione culturale dedicata ai libri e alla lettura che, dal 21 al 24 novembre, animerà la vita culturale milanese con oltre 1.200 ospiti e autori, ha un cuore nel centro della città. Questa edizione si arricchisce, infatti, di Godcity, rassegna di riferimento sul dibattito culturale a tema religioso, organizzata dalla Fondazione Ambrosianeum e dalla Fondazione per le scienze religiose “Giovanni XXIII”.
Una città che parla di Dio. Anche se il resto del programma propone alcuni spunti di riflessione teologica, Godcity offre qualcosa di più, come ci spiega il presidente dell’Ambrosianeum, Marco Garzonio: “Proponiamo un programma organico, distribuito su quattro giorni. In fondo, anche il nome della rassegna evoca l’idea di una città che parla di Dio. Non ci tiriamo indietro dinanzi a temi come Chiesa e fascismo, o di fronte a uno dei problemi che hanno angustiato la società civile prima che la Chiesa, ossia il rapporto con l’Islam, proponendo una riflessione che ci aiuta a capirlo. In una società che è portata a consumare tutto, dove anche la cultura rischia di essere una cosa effimera, è possibile creare uno spazio in cui fermarsi, riflettere, parlarsi, ascoltare, che poi è la principale finalità che ci ha ispirati”. Oltre a questi temi, il programma guida i partecipanti alla conoscenza di personaggi che hanno contribuito a segnare la storia della città e del Paese. “Sono persone – prosegue Garzonio – che all’interno di Milano, che può rappresentare il paradigma della realtà intera, hanno testimoniato in prima persona che il Vangelo è ancora credibile, praticabile e spendibile con gli uomini. Ad esempio Lazzati, personaggio straordinario, educatore, punto di riferimento per intere generazioni, membro dell’assemblea costituente, a cui è arrivato dopo la prigionia in Germania, un uomo che è riuscito a mantenere una fedeltà e un’originalità nel vivere la vita quotidiana che l’ha portato a essere un professore e un rettore sempre disponibile a mettersi in gioco”. E proprio un grande lavoro biografico su Lazzati segnò l’inizio di una collaborazione più stretta tra le due fondazioni organizzatrici della rassegna.
Tra gli incontri anche uno su Giovanni XXIII. Lo storico della Chiesa Alberto Melloni è il direttore scientifico della Giovanni XXIII e sarà anche protagonista di alcuni incontri, tra cui quello di presentazione dell’enciclopedia costantiniana su religione e potere (da Costantino a Putin) da lui curata e realizzata dall’Istituto Treccani in collaborazione con la Fondazione Giovanni XXIII, sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, in occasione del diciassettesimo centenario dell’editto di Milano. A questa presentazione ne seguiranno altre, tra cui una alla veneranda fabbrica del Duomo, a Oxford e ad Heildelberg; delle prime due copie sarà fatto dono al cardinale Scola e al patriarca Bartolomeo. “Domenica pomeriggio – spiega Melloni – presenteremo con il maestro Haim Baharier i dieci volumi dei diari di Giovanni XXIII. Si tratta di documenti rimasti per molto tempo in ombra, finché nel 1993 Wojtyla decise di aprirli e così facemmo l’edizione critica. Sono i diari che Roncalli tenne dall’età di 14 anni fino alla morte. C’interessa l’aspetto spirituale, il modo in cui un uomo credente racconta il suo rapporto con Dio con sobrietà e in maniera molto particolare: non si tratta di autocoscienza, né di resoconto storico, perché lo scopo era quello d’imparare il grande esercizio ascetico del controllo di sé. Una grande istituzione italiana ha deciso di regalare 300 copie alle grandi biblioteche del mondo”. Di notevole rilevanza anche l’anteprima del volume in uscita nel 2014 sull’analfabetismo religioso in Italia, realizzato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, alla cui presentazione parteciperà anche il console d’Egitto. “L’obiettivo – dice Melloni – è riflettere non tanto sulla sociologia ‘da rotocalchi’ ma sulla dimensione storica, sul fatto che il cattolicesimo ha creduto che mantenere una certa noncuranza verso la cultura religiosa non avrebbe provocato alcuna conseguenza”. A completare il ricco programma, approfondimenti su Papa Francesco, Martini e Dossetti. “Il Dossetti politico è di grande attualità – conclude Melloni – perché nel 1994-1996 si batté contro l’idea di smembrare la Costituzione, ma lui credeva alla sua difesa e anche al suo sviluppo. Penso che i cattolici abbiano reso un servizio enorme al Paese non quando hanno detto che di alcune cose non si poteva parlare, ma quando hanno detto che ci sono cose che interessano tutti e che su queste avevano qualcosa da dire”.
Ilaria Nava per Agenzia Sir

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