L’incubo è finito, o almeno così sembra. «La bambina adesso è sveglia e comincia a muovere gli arti superiori e uno dei due arti inferiori». La notizia arriva dai vertici tarantini della Asl e riguardano la piccola di 6 anni che il papà aveva lanciato dal balcone del terzo piano di uno stabile al quartiere Paolo VI.
Era una domenica, il 7 ottobre scorso: da allora la bimba, finita in coma, ha lottato tra la vita e la morte. Poi un mese fa venne trasferita dall’ospedale Santissima Annunziata, dove l’équipe di medici l’ha seguita per ventiquattro ore al giorno nella fase critica, al Policlinico Gemelli di Roma per il completamento del programma terapeutico e il trattamento definitivo delle lesioni. Ora la bambina dà segnali più che incoraggianti e i medici sono ottimisti
Intanto questa mattina nella sua scuola, l’istituto Falcone nel rione Paolo VI dove si celebrava la giornata internazionale Unicef per i diritti dei bambini, i giovani alunni hanno preparato un piccolo book con i loro diritti, riscritti con le loro parole, dedicando il lavoro proprio alla piccola Nadia, la loro compagna che si spera possano riabbracciare presto.
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