Se donne dagli otto ai sessant’anni vengano vendute per essere violentate a vita o vengano mutilate nella loro umanità, è orrore non è cultura. Le culture possono essere diverse, l’orecchino della donna Masai aggiunge solo bellezza, anche se per me è stranezza. L’orrore invece è democratico, è universale, è uguale per tutti. Una donna islamica venduta e torturata e violentata a vita, soffre quanto mia sorella qui in Italia. E se ha otto anni, è una bambina, e si chiama pedofilia. Anche se è una bambina islamica. Lo vogliamo dire? avrei voluto delle riflessioni in tal senso.
Non mi piacciono i commenti di chi dice che la foto non è pertinente e che – pare – la notizia delle mutilazioni genitali non sia del tutto accertata. Mettiamoci la foto di nostra figlia e chiamiamolo orrore, altrimenti la prossima volta che parleremo delle nostrane storie di pedofilia familiare, lo faremo poggiando la tazzina di caffè e non ci indigneremo a sentir dire che sono cose che sono sempre successe nelle famiglie. Che c’è sempre stato lo zio celibe, il prete che allunga le mani, il nonnetto strano o il papà deviato che faceva ‘certe cose’. Certe cose sono l’orrore e quelli non sono ‘strani’ ma sono carnefici.
Se all’orrore non mettiamo una faccia che amiamo, la prossima volta che vedremo una ragazzina che si prostituisce, non ci indigneremo più se qualcuno dirà che “guadagnano un sacco” e che “non le costringe nessuno”. Avrei voluto che qualcuno nel commentare avesse scritto: ehi, qui mancano dei distinguo, nell’orrore ci sono delle differenze. Non sono un ossessivo della precisione ma uno che scrive, e so che le cose hanno un nome e che allora va usato quello: il nome giusto. In certi articoli si parla di donne vendute tra gli otto e i sessant’anni ma, ecco, io specificherei. A otto anni non sei una donna, sei una bambina, e pure a nove, dieci, o undici, non sei una donna. Poi diventi una ragazzina e poi una giovane donna.
No, non va bene che nelle cronache i bambini vengano trattati come adulti. Intendiamoci, non è che se hai quarant’anni soffri meno se ti violentano, non voglio fare una classifica dell’orrore, ma vedo – lo vedo nella vita quotidiana qui in Italia – che la perdita di ‘misura’ nelle parole diventa perdita di misura nei concetti. E da lì il contagio arriva ai comportamenti e alle leggi. E i bambini sono bambini. Pensiamoci. Mettiamogli un volto.
Di Don Mauro Leonardi
Articolo pubblicato anche sull’Huffingtonpost
Padre Pio ci guida in questo giorno della festa di Maria Ausiliatrice Leggi le frasi di Padre Pio e recita…
Chiedi una grazia questa notte al beato Carlo Acutis La supplica di Mons. Sorrentino al beato Carlo Acutis da recitare…
Novena a San Leopoldo Mandic (3 Maggio 2024, primo giorno di preghiera) Inizia oggi la 'potente' novena di preghiera a…
Novena alla Madonna di Pompei per chiedere grazie Novena alla Madonna di Pompei – Quinto Giorno – 3 Maggio 2024,…
San Giacomo il Minore: la vita dell'apostolo martire San Giacomo (detto il Minore) fu uno degli apostoli di Gesù; resse…
San Filippo, Apostolo: la vita e una preghiera da recitare oggi, 3 maggio, festa del Santo San Filippo apostolo, menzionato…