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Chiara Lubich: i Focolari chiedono inizio causa di canonizzazione

246272581_640ROMA – Sabato 7 dicembre, nel giorno in cui ricorreva il 70° della fondazione del Movimento dei Focolari, Maria Voce ha annunciato l’imminente presentazione al vescovo di Frascati, monsignor Raffaello Martinelli, della richiesta formale di avvio della causa di canonizzazione di Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari morta il 14 marzo 2008 a Rocca di Papa. “Questo atto – ha detto la presidente del Movimento, Maria Voce – invita tutti noi a una santità ancora più grande, a costruirla giorno per giorno nella nostra vita, per contribuire a far emergere quella ‘santità collettiva’, ‘santità di popolo’ a cui Chiara tendeva”. È consuetudine nella Chiesa cattolica presentare ai propri fedeli, come stimolo di vita cristiana, figure di persone che si sono distinte per una particolare testimonianza di fede e di amore verso Dio. Ciò avviene dopo un processo canonico di verifica sulla vita, sulle virtù eroiche e sulla fama di santità e di segni, da iniziarsi trascorsi almeno cinque anni dalla loro morte. “In questo periodo da più parti – si legge in una nota del Movimento dei Focolari -, persone comuni e autorevoli, cattolici e appartenenti ad altre chiese, religioni e culture, avevano espresso l’augurio che tale domanda nei confronti di Chiara Lubich fosse inoltrata”. La richiesta verrà ora presentata e poi vagliata dalla competente autorità ecclesiastica secondo le modalità stabilite dal diritto e prassi della Chiesa. 

DAL SITO DEI FOCOLARI

È nella data simbolica del 7 dicembre, che la presidente dei Focolari Maria Voce annuncia l’imminente presentazione della richiesta al Vescovo di Frascati, mons. Raffaello Martinelli, di aprire la causa di beatificazione di Chiara Lubich.

7 dicembre 1943: data che ricorda la nascita del Movimento dei Focolari. In realtà, in quel giorno, come lei stessa racconta, Chiara Lubich non aveva in mente la fondazione di alcunché, ma solo il desiderio di seguire Dio.

7 dicembre 2013: sono passati 70 anni, e i frutti e le conseguenze impensate di quella donazione si sono manifestate in molti modi. La nascita di un’Opera, i Focolari appunto;  il riconoscimento alla figura di Chiara di essere portatrice di un carisma, a beneficio di molti, e la sua fedeltà ad esso. Il giorno dei suoifunerali, il 18 marzo 2008, migliaia di persone da tutto il mondo le hanno reso omaggio, e le testimonianze di appartenenti a varie Chiese cristiane, fedeli di altre religioni, esponenti della cultura e del mondo laico e politico hanno sottolineato l’impatto del carisma di Chiara nella loro vita personale, e per il mondo che ciascuno rappresentava.

«L’eredità di Chiara è una delle più grandi benedizioni spirituali del nostro tempo», ha affermato il rabbino di Gerusalemme David Rosen. E Samuel Kobia, già segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese: «Concentrandosi sulla spiritualità dell’unità, [lei] ha avuto un profondo impatto sul movimento ecumenico». «Chiara non è solo vostra, è anche nostra. Anzi, lei è del mondo intero», sono le parole di Phramaha Thongratana Thavorn, monaco buddista tailandese. «La sua esperienza di un cristianesimo scevro da ogni dogmatismo e tutto risolto nel mandatum novum [comandamento nuovo] è così una grande lezione per credenti e non credenti», scrive il filosofo Massimo Cacciari.

Nella Chiesa cattolica è consuetudine presentare ai propri fedeli, come stimolo di vita cristiana, persone che si sono distinte per una particolare testimonianza di fede e di amore verso Dio. Questo avviene in seguito ad un processo canonico di verifica, che guarda anche al patrimonio di vita, di pensiero e di azione della persona, e che può essere iniziato non prima di cinque anni dalla morte.

In questi anni, pensando a Chiara e alla sua eredità, persone comuni e autorevoli, cattolici e appartenenti ad altre chiese, religioni e culture – pur nella diversità delle loro rispettive visioni – hanno espresso l’augurio che potesse avvenire così anche per lei. Un riconoscimento volto ad incoraggiare maggiormente cristiani e non, ad un ulteriore impegno morale e spirituale per il bene dell’umanità. Uno stimolo a far proprio il desiderio, ripetutamente espresso da Chiara, di santificarsi insieme, per proporre alla Chiesa non la santità di un individuo, ma la santità del popolo.

In un’intervista a Città Nuova del Marzo 2013, il copresidente dei Focolari, Giancarlo Faletti, alla domanda sulla diversa visione sulla proclamazione di santità di una persona da parte dei cristiani non cattolici, che pure fanno parte del Movimento, così rispondeva: «Penso che questa nuova esperienza non abbia da arricchirsi della possibile grandezza celebrativa della beatificazione o canonizzazione, ma abbia da evidenziare la presenza di Dio in una persona, intuire cosa ha operato in lei», e – attraverso la sua testimonianza – in tanti.

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