Italiae et Ecclesia

Carlo Acutis. Non riduciamolo ad un santino: ecco perché è un modello di santità

Quella giovane ed esemplare santità di Carlo Acutis

È molto importante che i giovani conoscano questo ragazzo che ora è in Cielo…

Condividiamo con molto piacere la riflessione di don Alessandro Di Medio sul beato Carlo Acutis pubblicata su agensir.it.

Non riduciamolo ad un santino

Ho avuto la fortuna di trovarmi ad Assisi lunedì 12 ottobre, giorno dell’inaugurazione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, giorno corrispondente al suo trapasso da questo mondo al Cielo. Con una manciata di ragazzi domenica pomeriggio abbiamo preso e siamo partiti, per vedere, incontrare, quanto di questo ragazzo santo è ancora qui, mentre lui, la sua persona giunta alla piena fisionomia di figlio di Dio, si trova davanti al Padre.

È molto importante che gli adolescenti e i giovani conoscano questo ragazzo che ora è in Cielo; è altrettanto importante, però, che possano sentirlo vicino, che possano cioè vedere in lui una possibilità di santità per loro.

Il che non avverrà, se chi ne parla nella Chiesa lo ridurrà a un santino oleografico da leggenda aurea cinquecentesca.

LEGGI ANCHE: Carlo Acutis. Si potrà venerare il beato nella tomba fino al 19 Ottobre 2020

Se tu prendi un quindicenne che ha vinto la paura della morte, e lo riduci alla descrizione delle sue devozioni, in che modo egli potrà essere significativo pehttps://www.papaboys.org/carlo-acutis-si-potra-venerare-il-beato-nella-tomba-fino-al-19-ottobre-2020/r i suoi coetanei di oggi?

In che modo un adolescente del 2020, la cui anima è perennemente tartassata da violenza, pornografia, assenze parentali, esposizione ai consumi, accelerazione dell’esperienza può ritrovarsi nell’esempio di Carlo Acutis, se di quest’ultimo si insiste solo sul fatto che diceva sempre il rosario?

Dobbiamo ammetterlo, la Chiesa non riesce a parlare alle nuove generazioni. Non ne coglie effettivamente le categorie fondamentali, quelle entro cui andrebbe trovato un linguaggio in comune mediante cui annunciare anche a loro, oggi, il Vangelo.

Non riduciamo Carlo Acutis ad un santino

E allora, santo cielo, raccontiamo di Carlo cose che possono colpirli, questi ragazzi, e cioè che era un appassionato del web, e usava internet come strumento di diffusione della fede, e che quando è morto hanno fatto ricerche approfondite sulle cronologie delle sue navigazioni, e non hanno trovato neppure il minimo cenno di pornografia: sì, ragazzi, si può usare internet in modo pulito!

E diciamo anche che era di famiglia ricca, e aveva girato il mondo, e faceva sport, e andava bene a scuola… ma che tutto questo, che tanti vorrebbero per sé, lui non lo considerava niente di che rispetto al suo viaggio interiore, alla sua relazione con Dio.
Sì, ragazzi, ci sono cose migliori anche rispetto alle migliori che possiate immaginare,
rispetto a quello che “si dice” che conti.

E che era un bel ragazzetto, e ciononostante sentiva la vocazione al sacerdozio, e ancor di più alla santità, cioè alla gioia: sì, ragazzi, si può diventare preti senza essere degli sfigati.

E che siccome aveva accettato di compromettersi fino in fondo con Dio, e di tuffarsi in quelle acque profonde del Mistero, quando è arrivata la morte l’ha accolta serenamente, e vincendo la paura della morte ora vive per sempre in Dio.

Sì, ragazzi, si può smettere di avere paura.

Questi sono alcuni punti di partenza da cui forse dovremmo dare l’avvio nel proporre ai più giovani uno di loro che è diventato santo come modello e segno di speranza anche per loro.

Perché, come scrivevo all’inizio, lunedì ero ad Assisi… ma i giovani presenti alla celebrazione del mattino erano solo quelli portati da me, in un mare di persone anziane.

Se non cambieremo approccio e lessico, rischiamo di parlare solo a noi stessi, escludendo le nuove generazioni dalla gioia del Vangelo, e allora esempi luminosi come il beato Carlo Acutis andrebbero sprecati, e sarebbe davvero un peccato.

Ultimi articoli

Novena a ‘San Giuseppe Lavoratore’ per chiedere un lavoro o una grazia! Oggi, 27 Aprile 2024, è il 6° giorno

‘San Giuseppe Lavoratore’: novena del 6° giorno San Giuseppe prestami soccorso nelle mie tribolazioni.. Nel nome dei Padre e dei…

27 Aprile 2024

Oggi, 27 Aprile è la festa della patrona di tutte le casalinghe: Santa Zita (Vita e Preghiera)

La Chiesa festeggia oggi, 27 aprile, Santa Zita di Lucca, vergine: vita e preghiera A Lucca, santa Zita, vergine, che,…

27 Aprile 2024

Il 27 Aprile (era l’anno 2014) fu il giorno dei 4 papi! Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II diventavano santi: chiedigli una grazia!

Chiedi una grazia a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II Il 27 aprile del 2014 Papa Francesco, alla presenza di…

27 Aprile 2024

Oggi, 26 Aprile 2024, è il 5° giorno della Novena a ‘San Giuseppe Lavoratore’ per chiedere un lavoro o una grazia!

Novena a ‘San Giuseppe Lavoratore’ per una grazia San Giuseppe prestami soccorso nelle mie tribolazioni.. Nel nome dei Padre e…

26 Aprile 2024

26 Aprile: festa della Madonna del Buon Consiglio. La ‘potente’ preghiera per ottenere una grazia!

Madonna del Buon Consiglio: 26 Aprile (Preghiere) Festa della Madonna del Buon Consiglio. Lo sai che volò dall’Albania fino a…

26 Aprile 2024

Supplica ‘potente’ a San Marco Evangelista, da recitare oggi, 25 Aprile nella sua festa, per ottenere grazie!

Preghiera a San Marco Evangelista per invocarlo oggi, 25 aprile, nel giorno della sua festa Una bellissima e antica orazione…

25 Aprile 2024