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Dio ha il desiderio di stare con noi perché noi siamo cosa sua. Dio ha sete di noi! #PapaFrancesco

64995_355322647940059_1473483328_n (1)CITTA’ DEL VATICANO – “Pronti a varcare la Porta della Fede”: è  stato questo il tema dell’incontro che si è svolto tra Papa Francesco e circa 500 catecumeni provenienti da tutto il mondo in rappresentanza delle persone che da adulte hanno scelto di intraprendere il cammino che le porterà un giorno a ricevere il Sacramento del Battesimo. Il Pontefice ha ricevuto trentacinque candidati al catecumenato all’ingresso della Basilica di San Pietro e ha posto loro le domande tradizionali del rito: “Qual è il tuo nome? Che cosa domandi alla Chiesa di Dio? E la fede che cosa ti dona?”. Quindi il segno della croce sulla loro fronte e l’ingresso nella chiesa diventano il segno evidente del cammino che questi giovani intraprendono per giungere un giorno a confessare personalmente la fede.

“Dio ha il desiderio di stare con noi perché noi siamo cosa sua. Dio ha sete di noi! ” – ha detto il Vescovo di Roma durante l’incontro. Siate saldi nella Fede nel Signore, Lui non vi tradirà mai! Siete pronti ad incamminarvi per questa via sotto la guida di Cristo? É la domanda di Papa Francesco ai catecumeni, che iniziano  un percorso verso Battesimo, primo sacramento dell’iniziazione cristiana.  “Quanto è importante  mantenere vivo questo desiderio, questo anelito ad incontrare il Signore e fare esperienza di Lui, fare esperienza del suo amore, fare esperienza della sua misericordia! Se viene a mancare la sete del Dio vivente – ha detto Francesco – , la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato.” Il Papa ha commentato il passo del Vangelo nel quale i discepoli chiedono a Gesù “Dove abiti?” Dopo che Giovanni Battista proclama: ecco l’ Agnello di Dio. In primo luogo, c’è l’ascolto, “ nel tumulto di tante voci che risuonano intorno a noi e dentro di noi, voi avete ascoltato e accolto la voce che vi indicava Gesù come l’unico che può dare senso pieno alla vostra vita.” Poi c’è la gioia di trasmettere la fede, “Dio non ci ha creato per essere soli, chiusi in noi stessi, ma per poter incontrare Lui e per aprirci all’ incontro con gli altri. Dio per primo viene verso ognuno di noi”. Dio è il primo a prendere l’iniziativa: “è Lui che cerca l’uomo, e di solito lo cerca proprio mentre l’uomo fa l’esperienza amara e tragica di tradire Dio e di fuggire da Lui. Dio non aspetta a cercarlo: lo cerca subito. È un cercatore paziente il nostro Padre! Lui ci precede e ci aspetta sempre. Non si allontana da noi, ma ha la pazienza di attendere il momento favorevole dell’incontro con ciascuno di noi. E quando avviene l’incontro, non è mai un incontro frettoloso, perché Dio desidera rimanere a lungo con noi per sostenerci, per consolarci, per donarci la sua gioia.”

Infine il cammino, quel camminare con Gesù “che dura tutta la vita. Alla fine ci sarà.” Gesù è sempre al nostro fianco e “la fede ci dà la certezza della presenza costante di Gesù in ogni situazione, anche la più dolorosa o difficile da capire. Siamo chiamati a camminare per entrare sempre di più dentro al mistero dell’amore di Dio, che ci sovrasta e ci permette di vivere con serenità e speranza.” Il Papa ha affidato i catecumeni a Maria “discepola perfetta” che “vi accompagna”. Poi l’invito finale a “custodire l’entusiasmo del primo momento che vi ha fatto aprire gli occhi alla luce della fede; a ricordare, come il discepolo amato, il giorno, l’ora in cui per la prima volta siete rimasti con Gesù, avete sentito il suo sguardo su di voi. E così sarete sempre certi dell’amore fedele del Signore. Lui non vi tradirà mai!” Il Papa ha donato ad alcuni catecumeni in rappresentanza di tutti il libro del Vangelo e al termine del rito è sceso a salutare alcuni dei catecumeni ai piedi dell’altare della Confessione.

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