Verbum Domini

Vangelo 12 Ottobre 2019. Beato il grembo che ti ha portato!

Lettura del Vangelo e commento di sabato 12 Ottobre 2019. Beato il grembo che ti ha portato!

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Lc 11,27-28
Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».


Una donna dalla folla alzò la voce

La vera beatitudine di ogni uomo mai potrà essere di origine umana. Anche perché la natura umana giace nella morte. Se è nella morte potrà solo generare frutti di morte per la morte. Mai essa potrà generare un solo frutto di vita. Essa è invece un dono di Dio fatto a coloro che osservano la sua Parola, camminano per le sue vie, obbediscono ad ogni suo comando, ascoltano la sua Parola e la mettono in pratica. Questa verità è la stessa preghiera del giusto, elevata a Dio attraverso i Salmi.

Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie. Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi. Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi. Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai (Sal 119 (118) 1-8).

LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda Nostra Signora di Aparecida

Gesù ha iniziato il Discorso della Montagna dettando le regole della vera beatitudine per ogni uomo. Al di fuori di queste norme divine, nessuna beatitudine potrà avvolgere il cuore dell’uomo. Si vive la Parola, si entra nella vera gioia del cuore. Oggi l’uomo confonde la gioia con lo stordimento e la distruzione di se stesso.

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5, 3-12a).

La vera beatitudine non viene dalla carne

Una donna sente parlare Gesù. Resta ammirata dalla sua sapienza. Loda la madre, ritenendola la sorgente del suo essere e del suo operare. Gesù grida a sua volta alla folla che la vera beatitudine non viene dalla carne, anche se la carne della Madre sua è santa e Lei è beata nel suo cuore e nella sua anima per aver obbedito al Signore. Essa è il frutto dell’ascolto della Parola di Dio e della sua osservanza. Si ascolta, si osserva, si è beati nel tempo e nell’eternità. Non si ascolta, si possono anche godere gioie effimere, ma esse sono tutte avvelenate, conducono alla morte. Niente è dalla carne.

Ad ogni uomo che cerca la beatitudine nella ricchezza, nella corruzione, nel malaffare, nelle ingiustizie, nelle cose di questo mondo, la Chiesa deve gridare che né la carne, né il sangue, né la terra, né tutto ciò che la terra produce, potrà mai essere fonte di vera beatitudine. La beatitudine della terra è un amo che pesca anime per l’inferno. La sola vera beatitudine, che sarà sulla terra e continuerà nei cieli eterni, è quella che fruttifica sulla Parola di Dio ascoltata e osservata. La gioia è dalla Parola ed è una gioia eterna. Anche la povertà più povera vissuta nella Parola di Gesù dona gioia eterna.

Fonte lachiesa.it

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a vivere di Parola.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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