I migranti, “in cerca di una vita migliore” e gli abitanti di Lampedusa, “impegnati in un’encomiabile opera di solidarietà”: sono loro il centro del messaggio di Papa Francesco, dodici mesi dopo la sua visita nell’isola. “A distanza di un anno – ricorda il Pontefice – il problema dell’immigrazione si sta aggravando e altre tragedie si sono purtroppo susseguite ad un ritmo incalzante”. Il nostro cuore, prosegue, “fa fatica ad accettare la morte di questi nostri fratelli e sorelle, che affrontano viaggi estenuanti per fuggire da drammi, povertà, guerre, conflitti, spesso legati a politiche internazionali”. Un dramma che “richiede di essere affrontato non con la logica dell’indifferenza, ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione”, nel nome della dignità di ogni essere umano. Ecco quindi l’appello “a continuare a chinarsi su chi ha bisogno per tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione”. “Auspico – scrive in particolare Francesco – che le Istituzioni competenti, specialmente a livello Europeo, siano più coraggiose e generose nel soccorso ai profughi”. All’Europa si è rivolto anche il card. Antonio Maria Vegliò, in una Messa a Lampedusa, dopo aver ricordato che i lampedusani sono stati “l’abbraccio che ha accolto uomini e donne, bambini e giovani” approdati sul continente. L’emigrazione, ha detto, correttamente gestita, nella regolarità e nella sicurezza…
“…non è una minaccia, ma può essere un’opportunità per l’Europa, che oggi appare stanca e invecchiata. Quando l’Europa riconosce le radici cristiane della sua generosa apertura al prossimo, il continente ringiovanisce, poiché le sue radici sono caratterizzate dall’accoglienza, dal rispetto della diversità e dalla ricerca del bene comune”.Si è chiesto dunque il porporato: “Con quale coraggio possiamo respingere, ributtare in mare o rimandare al Paese d’origine chi scappa sotto minaccia della sua stessa esistenza? Che meriti abbiamo noi per vivere in un Paese bello come l’Italia, un Paese ricco, pure nelle difficoltà attuali, un Paese libero? E che demerito hanno i nostri fratelli che vivono in Paesi difficili dove c’è fame, dove non c’è libertà?”
Da queste stesse domande “sorge l’importante questione della giusta distribuzione della ricchezza mondiale”, che investe in modo emblematico l’Africa, continente da cui molti dei migranti di oggi provengono e che viene depauperato “non solo delle sue risorse, ma anche delle sue forze giovanili”. “Prego il Signore – ha concluso il card. Vegliò – che le istituzioni dell’Unione Europea e l’intera Comunità internazionale si lascino convincere ad agire con maggiore coordinamento e con autentico spirito di collaborazione, per la creazione di un mondo più giusto, un mondo più solidale, un mondo più umano”. di Davide Maggiore per la Radio Vaticana
Edvige Carboni: la mistica che non conoscevi. Il Santo di oggi, 4 maggio 2024 Edvige Carboni fin da bambina è…
La 'potente' novena alla Madonna di Pompei: oggi, 4 Maggio 2024 è il 6° giorno di preghiera O Vergine Immacolata…
Padre Pio ci guida in questo giorno della festa di Maria Ausiliatrice Leggi le frasi di Padre Pio e recita…
Chiedi una grazia questa notte al beato Carlo Acutis La supplica di Mons. Sorrentino al beato Carlo Acutis da recitare…
Novena a San Leopoldo Mandic (3 Maggio 2024, primo giorno di preghiera) Inizia oggi la 'potente' novena di preghiera a…
Novena alla Madonna di Pompei per chiedere grazie Novena alla Madonna di Pompei – Quinto Giorno – 3 Maggio 2024,…