Quando le mancavano solo 20 giorni per compiere 111 anni, il 4 giugno è morta per arresto cardiaco la missionaria spagnola suor Victoria de la Cruz García, della Congregazione delle Adoratrici.
Ecco alcuni aspetti ispiratori della sua vita e della sua missione:
Era nata il 24 giugno 1907, festa di San Giovanni Battista, a Málaga, nel sud della Spagna.
Da adolescente aveva partecipato a degli esercizi spirituali, e durante quell’esperienza di raccoglimento e preghiera aveva sentito la chiamata a diventare religiosa adoratrice.
Era entrata nel noviziato di Guadalajara, ma nel 1931 la famiglia l’aveva fatta tornare a casa per via della difficile situazione del Paese, sull’orlo della guerra civile (che sarebbe infatti esplosa nel 1936).
Victoria, però, non ha desistito: desiderava fortemente tornare alla vita religiosa e alla fine è riuscita a tornare in convento.
È stata inviata come missionaria in Giappone nel 1936, arrivando nell’arcipelago dopo un viaggio in nave durato due mesi.
Ha sofferto da lontano per l’incertezza sulla sorte dei suoi familiari e compatrioti durante la devastante Guerra Civile Spagnola (1936-1939).
Ha subito direttamente la II Guerra Mondiale (1939-1945), che ha colpito in modo grave il Giappone. Era lì quando gli Stati Uniti hanno fatto scoppiare le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Durante la guerra, le religiose hanno dovuto cercare rifugio sulle montagne di Karuizawa, a nord di Tokyo.
Dopo la guerra ha lavorato in varie scuole del Giappone e si è dedicata instancabilmente alla cura delle ragazze che migravano verso le città vivendo in povertà.
È stata anche omaggiata dal Governo giapponese per la sua opera missionaria a favore della gioventù.
È stata superiora di varie comunità della sua Congregazione.
Negli ultimi anni viveva con la sua comunità religiosa a Kitami (Tokyo), assistendo le donne povere e aiutandole perché non cadessero nella prostituzione.
È diventata la religiosa più anziana del mondo.
Nonostante l’età avanzata, ha continuato sempre a esercitare la mente. Ad esempio, leggeva ogni giorno i quotidiani in inglese e giapponese.
Suonava così bene le nacchere, strumento musicale tipico spagnolo, che è stata invitata da un’orchestra giapponese ad accompagnarla in alcuni concerti.
Nel 2017 è apparsa in un video mentre suonava con le nacchere la popolare canzone Que viva España insieme alle consorelle della comunità di Tokyo. Ecco il video, diventato virale sulle reti sociali:
Fonte it.aleteia.org
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