Italiae et Ecclesia

Portate quest’acqua ai malati. L’acqua miracolosa di San Damiano

Portate quest’acqua ai malati. L’acqua miracolosa di San Damiano

San Damiano è un paesino con circa 100 abitanti pressoché sconosciuto fino al 1964. Appartiene al comune di San Giorgio Piacentino. Distante, verso sud, 20 chilometri circa da Piacenza, è adiacente a un vasto aeroporto militare. Li sorge un santuario voluto dal Cielo e una fonte d’acqua particolare. L’ 11 novembre 1966, la Santissima Vergine indicò lo scopo del pozzo che aveva fatto scavare: «Venite a bere a questo pozzo l’acqua della grazia. Lavatevi, purificatevi, bevete e abbiate fiducia in quest’acqua. Molti guariranno dal male fisico e molti si santificheranno. Portatela ai malati, ai morenti».

All’inizio era il marito di mamma Rosa che tirava su l’acqua a braccia. Tra il 7 e il 10 dicembre 1967 ne furono estratti ben 50 ettolitri; poi fu installata una pompa elettrica. In seguito, per il gran flusso di gente, l’acqua fu portata a circa 10 metri dal recinto dove furono installati molti rubinetti in un bel gruppo marmoreo.
L’acqua santa di San Damiano ha un’importanza straordinaria per la sua origine e per i molteplici benefici che procura.


Mentre si attinge l’acqua si prega e alla fine delle preghiere collettive si recitano 10 Ave Maria seguite dalla giaculatoria: «Madonna Miracolosa delle Rose, liberaci da ogni male di anima e di corpo», ripetuta tre volte.
Comunque l’acqua è sempre legata alla preghiera, sia che la si beva sul posto, a casa o la si porti agli ammalati o moribondi. Per quanto riguarda i non credenti, se la rifiutano mi regolo così: ne metto un po’, a loro insaputa, in qualsiasi cibo o bevanda e prego per loro.

Salute dell’anima e del corpo

«Figlioli miei, bevete di quest’acqua: essa vi purificherà l’anima e il corpo… Bevetene spesso! Venite a questa fontana che renderà più sante tante anime, darà luce, fede nei cuori!» (23 dicembre 1966).
«Prendete l’acqua del pozzo, bagnatene gli ammalati e ricorrete a essa con fede!» (12 maggio 1967).
«Venite a prendere molta acqua, figlioli miei: quest’acqua sarà quella che vi salverà, vi darà la salute dell’anima e del corpo, e vi rafforzerà ancor più nella fede per combattere e per vincere» (3 giugno 1967).
«O figli miei! Quest’acqua apporta luce, amore, pace, salute nelle vostre case. Sia essa la vostra forza, la vostra potenza contro le potenze diaboliche che verranno ad abbattersi su voi e sul mondo intero» (26 maggio 1967).
«Da questo pozzo scaturirà tanta, tanta acqua per dar da bere a tutti, nel mondo intero, per rinfrescare tutti, nella loro anima e nel loro corpo, per consolarli, per dar loro la pace, l’amore, la serenità su questa terra, e grande pace e gioia lassù nel Cielo» (16 luglio 1967).
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Ora ascoltiamo San Michele Arcangelo: «Quando sentirete quelle grandi scosse e vedrete quelle grandi tenebre, alzate gli occhi al Cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia. Gridate con tutto il vostro cuore: “Gesù, Maria, salvateci”. Lavatevi, purificatevi! Bevete e abbiate fiducia in quest’acqua. Molti guariranno dal male fisico e molti diverranno santi. Portate di quest’acqua agli ammalati gravi dell’ospedale, ai moribondi. Venite, attingete e portate l’acqua nelle vostre case».
Quando si beve l’acqua si recitino 3 Ave Maria e 3 giaculatorie: «Madonna Miracolosa delle Rose, liberaci da ogni male di anima e di corpo».

Fanatismo o umile fede?

Quest’acqua è, prima di tutto, destinata a proteggerci nelle ore terribili che precedono il trionfo dei Cuori uniti di Gesù e di Maria.
Avvertimenti e prescrizioni sono chiari e precisi. L’amore della Madre Celeste, la Misericordia di Dio Padre, la intercessione fraterna e gloriosa di San Michele Arcangelo, ottengano, a quelli che vi ricorrono, una protezione eccezionale per queste ore terribili.
Ma inoltre, quest’acqua santa, ci è data come una sorgente di benefici multipli per il corpo e per l’anima: essa solleva gli ammalati, porta la pace nelle famiglie, libera gli ossessi, scaccia i demoni, dona purezza, gioia, consolazione, forza.
«Scavate ancora. Venite a bere a questo pozzo l’acqua della Grazia; lavatevi e purificatevi! Bevete e abbiate fiducia in quest’acqua. Molti guariranno dal male fisico. Molti diverranno santi. Portate di quest’acqua agli ammalati gravi dell’ospedale, ai moribondi. Andate spesso a vedere le anime che gemono! Siate forti! Non temete! Io sono con voi! Ecco l’ora in cui il pozzo darà luce: è una conferma. Venite, attingete e porterete l’acqua nelle vostre case: otterrete grazie infinite» (18 novembre 1966).

In capo al mondo
Tutti i giorni ci sono persone che vanno ad attingere acqua. Ma nei giorni festivi, il primo Sabato e la prima Domenica del mese, quando i pellegrinaggi sono numerosi, si vedono tantissimi fusti e la gente si mette in coda in attesa del proprio turno. è veramente notevole vedere tante taniche e carrelli, persone di ogni età e regioni e anche molti francesi.
A maggio ci sono rappresentanti da tutte le parti del mondo. è sorprendente vedere a volte un pullman che evidenzia un cartello con la scritta «Lourdes».
A volte l’acqua viene spedita e credo che in un modo o nell’altro sia arrivata fino in capo al mondo.
Se l’acqua che beviamo di solito, dovesse diventare inquinata, basteranno poche gocce di acqua di San Damiano nella bottiglia per renderla bevibile.

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Redazione

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