Avere il cuore indurito può avvenire anche a noi: mentre abbiamo una realtà, guardiamo alla pochezza di essa e non al fatto che essa cresca nelle nostre mani, se offerta a Dio, se rivissuta con Lui. Ecco il cuore indurito, ecco il lievito del fariseo, ecco il potere di Erode che ci contagia e ci assimila a quella logica che ci fa solo preoccupati.
Gesù ci richiama che dobbiamo attendere a un’occupazione benefica: quella della provvidenza che il Padre manifesta in Lui: saper distinguere, avere gli occhi per vedere e gli orecchi per udire le grandi meraviglie che Dio opera sempre per noi.
Senza questo sguardo di occupazione attenta e serena, ecco che le preoccupazioni del momento e della mancanza prendono su di noi il sopravvento.
Basta un pane: quello che ci viene a mancare, per farci affondare nelle preoccupazioni.
Basta un pane: quello dell’eucarestia, quello che Dio ci dona, per renderci più attenti alle nostre occupazioni con abbondante serenità.
Don Luciano Sanvito
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