Pax et Justitia

Medjugorje. Parole da ricordare: ‘Armatevi contro Satana e sconfiggetelo con il Rosario in mano!’

“ARMATEVI CONTRO SATANA E SCONFIGGETELO COL ROSARIO IN MANO”

L’arma che la “Regina della pace” mette nelle nostre mani contro satana è quella della pre­ghiera. Dobbiamo, però, praticare e vivere la pre­ghiera così come desidera Maria. Si tratta della “preghiera del cuore”, che consiste essenzialmente nell’adesione del nostro cuore a Dio e a tutto ciò che è bene. Quando satana cerca di sedurci, presentan­doci il male sotto forma di bene, risveglia in noi la fame sopita della carne, del sangue e dell’orgoglio. Non sarà certo un movimento delle labbra o il sem­plice tenere la corona in mano a darci la forza di respingere il maligno. Occorre una forte volontà interiore, con la quale dobbiamo dire il nostro forte “rinuncio” a tutto ciò che il Maligno ci offre con l’intento di distruggerci. Ecco perché la Madonna ci dice di “resistere” nel momento della tentazione.

La preghiera è certo necessaria, ma solo in quanto ottiene la forza di Dio a sostegno di una volontà ben decisa. Vorrei osservare che non poche persone, tra­scinate da satana dietro falsi profeti, apparente­mente pregano moltissimo; eppure vivono nell’illusione e nell’inganno. La ragione è che non si

trat­ta di una preghiera autentica, perché copre e nasconde il male dell’anima anziché estirparlo. La preghiera contro il Maligno è efficace se sradica il male dal cuore, spingendo al cambia­mento di vita e alla pratica della virtù. La preghie­ra che ti rende umile, puro e rivolto al bene, è quel­la che ti dà la luce per scorgere le insidie del Maligno e per superarle con volontà forte e decisa. Che cosa significa che dobbiamo lottare con­tro satana e sconfiggerlo con il Rosario in mano? Significa innanzitutto che solo affrontando il mali­gno con Maria nel cuore possiamo vincerlo. A che cosa serve avere il Rosario in mano o sulle labbra, se intanto satana si è ben asserragliato nel nostro cuore grazie alla nostra complicità con ciò che è male? Il Rosario è tale se attraverso di esso Maria entra nella nostra anima, di modo che lei sia in noi e noi in lei. Allora esso diviene un’arma invincibi­le, perché è segno e strumento della presenza di Maria nella nostra persona, alla quale satana non può resistere. E’ Maria in noi la forza che sconfigge il Maligno. Ma la Vergine potente contro il male è in noi, se ci sforziamo di imitarla con una vita santa. E’ il riflesso dello splendore della santità di Maria che ci rende vittoriosi nella battaglia contro il drago.

“PORTATORI DELLA PACE” E “APOSTOLI DELL’AMORE”

Non ti deve sfuggire che la Madonna a Medjugorje si è manifestata come “Regina della pace”. Già questo titolo è indicatore dei suoi pro­grammi e dei suoi obbiettivi. Non si tratta, però, di una pace come il mondo la intende, ma molto di più. Essa è innanzitutto riconciliazione degli uomi­ni con Dio e poi degli uomini fra di

loro. Quella di cui parla la Madonna è una pace divina, che viene dall’alto. E’ la pace che gli Angeli hanno annunciato dal Cielo la notte di Natale agli uomini di buona volontà e che Gesù ha portato agli Apostoli rinchiusi nel cenacolo come dono pasquale. Tu certamente hai pregustato in qualche occasione della tua vita questa pace profonda e gioiosa, quando hai sperimentato il perdono di Dio nel Sacramento della Confessione e ti sei sentito perdonato e in pace con te stesso. Non vi è nulla di più grande e di più prezioso al mondo di questa pace. Quando uno ha la grazia di possederla non desidera altro dalla vita. Questo mondo non ha la pace non solo per­ché ci sono le guerre, le competizioni, le liti, le ingiustizie e tutti gli altri nefasti frutti dell’egoismo che rendono l’uomo lupo all’uomo. Non ha la pace non solo perché perfino i legami più sacri come quelli familiari sono sottoposti a lacerazioni e a profanazioni. Il mondo è senza pace, perché la gente è scontenta, inquieta, immusonita e triste. Guardati intorno e osserva i volti degli uomini. Difficilmente trovi il sorriso, la contentez­za e la gioia. Eppure qua e là li vedi i volti di luce che emanano pace. Sono quelli di coloro che hanno la pace divina nel cuore. Essa è il frutto della con­versione e del ritorno a Dio. Quando Dio è nel cuore e la sua misericordia e il suo perdono hanno avvolto la nostra vita, ecco che noi diventiamo i portatori di pace in questo mondo afflitto da infini­te inquietudini e paure. La Madonna è venuta qui sulla terra come “Regina della pace”, per portare la pace di Dio a un mondo che ne è privo, ma che la desidera. Per que­sto ha costruito a Medjugorje “unoasi di pace”, come lei ama chiamarla, dove ha fatto venire gente da ogni parte del mondo, perché sperimentasse nel cuore la pace divina. Per lunghi anni ha lavorato a questo obbiet­tivo, per formare un esercito di testimoni che por­tassero nel mondo la pace e l’amore di Dio. Questo è possibile, se gli uomini vedono che tu sei in pace, e se la via che stai seguendo ti dà veramente gioia. La Madonna ripete più volte che le parole non servono a nulla. Il mondo ha bisogno di vede­re con i suoi occhi nella tua vita che la conversio­ne è possibile, che la via della santità rende grande e piena di significato l’esistenza umana e che la vita con Dio è luce, bellezza, pace e gioia. “Siate mani gioiosamente tese” verso i fra­telli che non conoscono l’amore di Dio, esorta la Madonna. Dall’oasi della pace Maria manda i suoi testimoni fino agli estremi confini della terra.

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