Medjugorje

La profezia quasi ‘sconosciuta’ di Maté, il contadino che annunciò l’inizio delle apparizioni a Medjugorje

La profezia quasi ‘sconosciuta’ di Maté, il contadino che annunciò l’inizio delle apparizioni a Medjugorje

Si chiamava Matè Sego ed era nato nel 1901. Non è mai andato a scuola, non sapeva né leggere nè scrivere. Lavorava un piccolo pezzetto di terra, dormiva per terra, non aveva nè acqua nè elettricità e beveva tanta grappa.

Era un uomo benvoluto da tanti nel villaggio di Bijakovici, sempre sorridente e scherzoso. Abitava ai piedi del monte delle apparizioni Pobrodo.

Medjugorje, era il 1984

Un giorno Matè iniziò a raccontare: “Un giorno, ci sarà una grande scala dietro alla mia casa, con tanti gradini quanti sono i giorni dell’anno. Medjugorje sarà molto importante, la gente verrà qui da tutti gli angoli del mondo. Verranno a pregare. La chiesa non sarà piccola come adesso, ma molto più grande e piena di persone. Non potrà contenere tutti quelli che verranno. Quando si minerà la chiesa della mia infanzia, io quel giorno morirò.

Ci saranno molte strade, molte costruzioni, molto più grandi delle nostre piccole casette che abbiamo adesso. Certe costruzioni saranno immense.”

A quel punto del racconto Matè Sego si rattrista e dice “ I nostri venderanno le loro terre agli stranieri che ci costruiranno sopra. Sul mio monte ci sarà cosi tanta gente che non potrete dormire la notte.”

A quel punto gli amici di Matè se la ridevano e gli chiedevano se avesse bevuto troppa grappa.

Ma Matè continua: “Non perdete le vostre tradizioni pregate Dio per tutti e per voi stessi. Ci sarà una sorgente qui, una sorgente che darà molta acqua, talmente tanta acqua che ci sarà un lago qui e i nostri avranno delle barche e le ormeggeranno a una grossa roccia”.

San Paolo ci raccomanda di aspirare ai doni spirituali soprattutto a quello della profezia, ma dichiarava anche “imperfetta è la nostra profezia”. Il vero di tutto questo è che la vecchia chiesa esisteva ancora, era stata danneggiata da un terremoto, tanto che il campanile era crollato.

Nel 1978 questa chiesa fu minata e rasa al suolo e si trovava circa a 300 metri dalla Chiesa di San Giacomo, vicino la scuola, e Matè ci lasciò esattamente quel giorno. Quindi qualche anno prima dell’inizio delle apparizioni. La chiesa attuale è stata aperta e benedetta nel 1969.

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