L’augurio del cardinale Angelo Bagnasco agli italiani è di «non deprimersi davanti agli episodi gravi di malcostume». E alle famiglie, ha detto nell’intervista natalizia trasmessa da Rai Uno, auguro di «non mancare di fiducia nel proprio interno». Occorre, ha spiegato, «mettere insieme le energie e recuperare il valore dei rapporti interpersonali». Esiste infatti, ha spiegato, il rischio di «una sfiducia radicale». L’invito del presidente della Cei è a riscoprire il «patrimonio di valori condivisi», mentre la cultura di oggi sembra invece «contribuire a una strategia di divisione».
Nel contempo, in un editoriale apparso su Avvenire, l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, aveva già ricordato come nel Natale di quest’anno, «che protrae una crisi che tutti si sperava fosse molto più breve e meno pesante», «e invece è lunga e drammatica per giovani e anziani, singoli e famiglie», «la famiglia ancora si rivela la migliore scialuppa di salvataggio, dove i risparmi si dividono con oculatezza, dove si vince la solitudine e la paura del futuro, dove si ritrova il coraggio di lottare». Il porporato sottolinea che «al problema del lavoro e dell’occupazione, si aggiunge anche il malcostume che sembra diventare costume generale. Ma così non è!». «Il rischio più grave – avverte – è quello dell’avvilimento diffuso, della demoralizzazione globale, della depressione paralizzante. Se gli altri sono disonesti perché io devo essere onesto e sacrificarmi? È la domanda subdola che si può insinuare fino a deprimere o a contagiare. Ma così non dev’essere!».
Secondo Bagnasco, «l’Italia è un popolo laborioso e onesto, geniale e buono. Se ci sono esempi o sistemi di malaffare, i responsabili devono essere rapidamente accertati e puniti con rigore, ma il popolo degli onesti, cioè degli “uomini”, deve reagire alla disonestà con una onestà ancora più limpida e con una operosità ancora più convinta». E «il Natale del Signore ci ricorda che al male non ci si deve arrendere, e che si vince con un bene forte, serio e giusto. I responsabili della cosa pubblica lo sanno». Ma per il cardinale Bagnasco, «dovrebbe anche crescere la capacità di stare insieme in modo costruttivo, di fare rete, di integrarsi non solo tra i membri di una famiglia o di un’azienda, ma tra realtà lavorative e tra istituzioni». «Non si tratta di confondere ruoli o di uniformare la società – conclude il presidente della Cei -, ma di camminare insieme non in modo astratto e retorico, ma concreto, come sono concreti obiettivi e programmi comuni, energie e risorse, sostegno nazionale e internazionale». (Fonte: Corriere della sera on line)
Preghiera alla Madonna del Miracolo per chiedere grazie Madonna del Miracolo io ti ringrazio, so che tu mi esaudirai in...…
Luigi Maria percorse le regioni occidentali della Francia predicando il mistero della Sapienza eterna, Cristo incarnato e crocifisso, e insegnando…
E' la festa di San Luigi Maria Grignion da Montfort: vita e preghiera di un apostolo innamorato di Maria Luigi…
Papa Francesco ha celebrato la Messa in Piazza San Marco a conclusione della visita nella città lagunare. Circa 10.500 fedeli…
Nel suggestivo piazzale antistante la Basilica della Salute affacciato sulla laguna veneta, incontrando il mondo giovanile, Francesco esorta le nuove…
Novena a ‘San Giuseppe Lavoratore’ per una grazia O San Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro... Oggi, 28…