Corpus et Salus

Don Bosco e il suo santo esempio nei tempi di pandemia come quello che viviamo oggi

Don Giovanni Bosco e la pandemia del colera

L’opera assistenziale di don Bosco e dei suoi ragazzi negli ospedali di Torino fu eroica

(Fonte interris.it) “I problemi che nell’emergenza colera si trovò ad affrontare san Giovanni Bosco sono gli stessi dell’attuale pandemia di Covid”, spiega a Interris il cardinale salesiano Raffaele Farina.

L’eredità spirituale di don Bosco nell’epidemia

“L’opera assistenziale di don Bosco e dei suoi ragazzi negli ospedali di Torino fu eroica-sottolinea a Interris.it il cardinale Farina-. Durante l’epidemia di colera nel Piemonte di un secolo e mezzo fa, don Bosco affrontò difficoltà analoghe alla situazione oggi determinata dal coronaviris

”.

LEGGI: La supplica per chiedere una grazia e l’intercessione a Don Bosco

All’epoca non esistevano le possibilità offerte oggi dalla scienza né i mezzi sanitari di cui disponiamo”. Di tutto ciò, evidenzia il cardinale Farina, “si trova dettagliata testimonianza nel volume ottavo delle Memorie Biografiche di don Bosco dove viene efficacemente ricostruita l’emergenza colera nella Torino del 1854″. E aggiunge il porporato: “Sono molte pagine di vivida raffigurazione di una situazione di generalizzata emergenza sanitaria. Un’analisi approfondita di questi racconti è stata offerta da don Pietro Stella nel libro ‘Don Bosco nella storia economica e sociale (1815-1870)”.

Don Bosco e la pandemia

Davanti all’altare

Don Giovanni Battista Lemoyne, nel quinto volume de “Le memorie biografiche di don Giovanni Bosco”, riporta: “Da persona degna di fede abbiamo saputo che, fin dai primi giorni del pericolo, don Bosco prostrato davanti all’altare fece questa preghiera al Signore: ‘Mio Dio, percuotete il pastore, ma risparmiate il tenero gregge’. Poi, rivolgendosi alla beatissima Vergine, disse: ‘Maria, voi siete Madre amorosa e potente; deh! Preservatemi questi amati figli. E qualora il Signore volesse una vittima tra noi, eccomi pronto a morire quando e come a Lui piace’”.

La sera del 5 agosto 1854, Giovanni Bosco fece questo discorso ai suoi giovani: “Ecco dunque, miei cari figli, i rimedi che vi suggerisco per andare esenti dal colera. Sono i medesimi prescritti dai medici: sobrietà, temperanza, tranquillità di spirito e coraggio. Ma come potrà avere tranquillità di spirito e coraggio chi è in peccato mortale? Io voglio anche che ci mettiamo anima e corpo nelle mani di Maria. Quale medicina è migliore e più efficace della Regina del Cielo, chiamata dalla santa Chiesa ‘Salute degli infermi‘?”.

Articolo di Giacomo Galeazzi

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