Domenica 27 dicembre – Mancanza di te

I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Luca 2,41-52.

Come è strana la vita.
Perdiamo ciò che abbiamo di più caro.
Non ci accorgiamo nemmeno che non c’è più.
È colpa del viaggio.
È colpa della vita.
È colpa della fatica.
È colpa delle tante persone che abbiamo intorno.
All’improvviso però.
Quella mancanza.
Mancanza della tua voce.
Mancanza del tuo viso.
Mancanza di te.
Si fa sentire. Forte. Chiara.
E tutto ridiventa insignificante.
E la cosa più importante è ritrovarti.
Riaverti.

Ogni volta che ti perdo.
Muoio.
Ogni volta che ti ritrovo.
Rivivo.
Come ho fatto a perderti?

Ogni volta uno stupore nuovo.
Quanto sei sapiente.
Capace di ascoltare.
Capace di parlare.
Quanto mi manchi.

Tu sei sempre dove è Dio.
Dove è la sua parola.
Dove è la sua presenza.
Trovare te è trovare lui.
Perdere te è perdere lui.

A volte non ti capisco.
Come fai a stare lontano da me?

Tu sei in Dio, Padre.
Io sono tua.
Sono sua.
Non so.
Non capisco.
Torna con me.
Crescerò con te.
Capirò con te.
Starò con te.
Sempre.

Di Don Mauro Leonardi


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