Categorie: Ethica et Oeconomia

Cocainomani visti da vicino

Per conoscenza diretta, posso compatire i cocainomani: vedi proprio come iniziano a sentirsi più “importanti”, a frequentare ambienti diversi, a telefonare giorno e notte alle stesse persone per ritrovarsi e ottenere le stesse cose, raccontarsi gli stessi aneddoti, recitando la stessa socialità impeccabile per tutta la notte, ostentando benessere e disinvoltura, vantandosi di essere in piedi da 48 ore e di aver girato mille feste.

Ogni giorno a dire e fare le STESSE COSE, ma con la scimmia sempre più grossa sulle spalle. Tutti induriti, sudati, con gli occhi spiritati e i sorrisi paralizzati, ma apparentemente capaci di passare indifferenti, come persone “normali”, di mimetizzarsi perfettamente, perché la società non lo emargina il cocainomane, è lui che se esagera perde il contatto con la tanto amata dimensione mondana e si emargina da solo.
E’ quando quando qualcosa va storto che il cocainomane passa letteralmente dalle stelle alle stalle, si accorge di quanto tutto fosse finto, ma è troppo tardi, perché rimane solo, il branco lo abbandona e continua a vivere come prima finché può, a fare la “dolce vita”, perché i cocainomani non hanno bad trip da affrontare, non se lo sognano neanche di permettere a qualcuno di rattristarli, vogliono solo stare bene, trovarsi in sintonia nel benessere artificiale “hai dei problemi? cazzi tuoi, dovevi pensarci prima, evidentemente non sei tagliato.”. Così un bel giorno il cocainomane abbandonato si trova del tutto solo, capisce che quelli non erano amici, che quella non era vita, eppure non è abbastanza umile per accontentarsi di una vita normale, eppure continua a pensare che quello sia lo stile di vita più bello, forse perché senza cocaina non sa più mettersi in gioco e si sente “sfigato”. Ho sempre sentito dire che nelle comunità ci sono meno cocainomani che altro, mentre invece la società ne è piena, semplice, primo, non sono abbastanza umili da ammettere di essere dei veri drogati, secondo, dalla cocaina non si esce.  E chi ne esce non tornerà mai più quello di prima.

(tratto dal forum di ondarock)

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