In merito all’esorcismo si parlava, oltre che della liberazione delle persone, anche di quello delle case e degli ambienti. Ce ne parla?
A volte ci sono segni che gli ambienti e le cose di uso domestico siano infestate dal demonio. Come abbiamo già detto (Credere n. 15, pag. 75, ndr) gli esempi sono tantissimi, impossibile enumerarli tutti: rotture di apparecchi elettrici, oppure di caldaie; televisioni, computer, luci che si accendono e si spengono da soli; scoppi improvvisi, urla, colpi ai muri, tremolii del terreno o dei letti, macchie di liquido sulle lenzuola o sui cuscini, invasioni di insetti. In questo caso, si può far innanzitutto benedire la casa da un sacerdote, che resta una cosa sempre consigliabile indipendentemente da questi fenomeni che, comunque, giova ricordarlo, sono rari. In seguito anche gli abitanti della casa possono aspergere acqua benedetta nei locali. A estremi mali si può ricorrere a estremi rimedi: l’esorcismo locale.
Come si fa l’esorcismo locale?
Ogni esorcista sviluppa un proprio metodo. A volte si adatta la preghiera al tipo di fenomeno, creandola al momento. Io, dopo aver pregato con gli inquilini un Pater, Ave e Gloria, ricavo e adatto al singolo caso le formule del vecchio rituale del 1614, chiedendo a Dio che invii i suoi angeli a liberare la casa dalle infestazioni. Poi, passando per i singoli ambienti, prego ripetutamente la prima parte dell’esorcismo tradizionale. Segue l’aspersione degli ambienti con l’acqua benedetta, Infine passo con l’incenso.
Con l’incenso?
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Sì, incenso esorcizzato, cioè benedetto con la formula ufficiale della Chiesa, con cui s’invoca l’intercessione dell’arcangelo Michele perché il Signore si degni di benedire questo elemento, che così diventa un “sacramentale”.
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Quest’ultimo, da non confondere invece con il “sacramento”, è un segno sacro per mezzo del quale, come dice il Catechismo della Chiesa cattolica, “sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali”. Per essere più precisi, per mezzo del sacramentale “veniamo disposti a ricevere l’effetto dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita”. Insomma, si tratta di grazie che, se siamo interiormente ben disposti a ricevere, aiutano a santificarci.
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A volte si parla dell’uso del sale…
Non è strettamente indispensabile ma lo si può usare. Qualche volta io stesso lo metto negli angoli delle stanze, in particolare di quelle in cui i segni dell’infestazione diabolica paiono più evidenti.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Aleteia
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