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Viviamo insieme la Settimana Santa. Sabato 3 Aprile 2021: ‘Gesù e il sepolcro…’

Settimana Santa con i Papaboys: Sabato 3 Aprile 2021

Riflessioni e canti per vivere nella fede e nella pienezza la Settimana Santa..

SABATO DELLA SETTIMANA SANTA – Venuta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro.

Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto. I pensieri non sono mai troppi, nè le cautele, quando si è poco sicuri che ciò che abbiamo fatto sia secondo giustizia. Ma il ridicolo è subito raggiunto se ci regola la sola paura. Non sono però mai gli umili che ci cascano dentro, non avendo molti interessi da tutelare nè molta varietà di mezzi a propria disposizione. In generale i poveri agiscono allo scoperto e rischiano la galera e anche qualcosa di più personalmente, mentre gli altri mettono al rischio chi non c’entra.

Quel gruppo di guardie, a servizio del tempio, e che vengono mandate dai sacerdoti a guardare il sepolcro del Crocifisso del Golgota, non avevano niente da spartire con gli interessi dei loro padroni. Se mai, avevano interesse che quel morto fosse davvero il Messia e che risuscitasse veramente, come aveva detto, per la salvezza d’Israele. Non avevano bisogno anch’essi di venire liberati? Il procuratore Ponzio Pilato, scettico fin che volete, ma non sprovveduto di buon senso, seccatissimo di tutto quell’affare che minaccia di trascinarsi anche dopo la morte del protagonista, se ne lava proprio le mani stavolta, inaugurando la parola :”arrangiatevi”. “Avete una guardia, andate: assicuratevi come credete”. Coi morti, Roma non combatte. “Deourm Manium jura sancta sunto”.

La Settimana Santa - Sabato
La Settimana Santa – Sabato (Foto di Couleur da Pixabay)

Ma a me interessa la sorte di quel gruppo di guardiani di un sepolcro sigillato, e il loro animo, sia nel servire che nel rendere testimonianza, non secondo i fatti che avevano visto, ma secondo l’interpretazione dei loro padroni. Le donne, che furono le ultime a lasciare il sepolcro, incrociano col picchetto che vi sale e che per due notti e un giorno monterà di guardia alla tomba del Nazzareno. La sua regalità veniva involontariamente proclamata dai suoi stessi nemici, come la sua potenza, che non poteva “essere corrotta nella sepoltura”.

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La Provvidenza si serve perfino della nostra paura per aumentare gli omaggi e le testimonianze al Vivente. Sono ancora le donne, “che sull’alba della notte del sabato”, mentre tornano a “visitare il sepolcro”, s’incontrano con “alcuni della guardia che venivano in città a riferire ai capi sacerdoti tutte le cose ch’erano avvenute”. Ciò ch’era accaduto qualche ora prima nessuna forza umana poteva impedirlo, perchè l’impeto della Vita è cosa divina e il Risorto è ormai fuori di ogni umano controllo.

Quanta umiliazione, però, per gli “anziani”, che si vedono clamorosamente smentiti dal fatto e giudicati dai propri subordinati! Talvolta, ci chiediamo, con meraviglia, come si smarrisca, anche nell’umile gente, il senso dell’autorità. Ma così, esercitandola male, perchè nessuno è tanto stupido da non capire la sragionevolezza di certe disposizioni. Le guardie del sepolcro, ancora prima di vedere il sepolcro spalancarsi, avevano l’impressione di essere a servizio di una causa finita. Ma di questo il Sinedrio non si dà pensiero : urge assicurarsi il silenzio della gente che ha veduto ciò che non doveva vedere. Nel consiglio degli “anziani”, si decise di comperare il loro silenzio.

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In tempi meno leggiadri e con uomini meno scrupolosi, il taglio della testa sarebbe stato più spedito e sicuro. Invece, mettono mano alla borsa. …Essi credono nel denaro. Con Giuda non era andata bene? Ma il silenzio delle guardie non basta. Ci vuole una versione addomesticata dell’avvenimento. Ed è trovata sui due piedi :”Dite così :<>”. In più, la garanzia di impunità :”E se mai viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi metteremo fuori pena”. Falsari sempre, falsari dappertutto: e dappertutto povera gente che prende del denaro e fa secondo le istruzioni ricevute.

Ma non ci fu nessun colloquio fra gli angeli e le guardie? Nessuna parola del Risorto a questi poveri guardiani del suo sepolcro glorioso? Per placarmi il cuore pieno di tristezza, ho bisogno di immaginare qualcuno in ginocchio, nella sfolgorante luce della Pasqua. Non si può essere testimoni, sia pure involontari, del più grande fatto della storia, senza che uno porti nel cuore la vocazione alla fede.

(Fonte www.sangiovannicrisostomo.it/Primo Mazzolari)

Concludi la riflessione con un canto

Ascolta “Kyrie” della cantante cristiana Tiziana Manenti per vivere insieme la Settimana Santa…

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