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“Vieni da me, ti sto aspettando!” La voce della Regina della Pace a una giovane ragazza

“Vieni da me perché sto aspettando solo te”; La voce della Regina della Pace a una giovane ragazzaTESTIMONIANZE DI FEDE – Rita Sberna propone la storia di Jessica Zaccariello che è particolare. Una storia fatta di fede, sofferenze ma soprattutto di speranze.
Jessica è giovanissima, ha 24 anni e per uno sbaglio medico si ritrova in carrozzina.
E’ affetta da Emiparesi.
Ha frequentato gli studi e si è diplomata in ragioneria.

Jessica che cos’è l’emiparesi?
E’ una patologia che ho sin dalla nascita. Quando dovevo nascere, i medici hanno fatto partorire mia mamma con un giorno di ritardo.

A soli 11 anni scopri di avere una grande passione per la scrittura. Hai scritto un libro dal titolo “Tra sogno e realtà, vivo l’emozioni della mia età”.
Di cosa parli in questo libro?
In questo libro riporto tutte le mie emozioni, i miei dolori, i miei errori e le mie sofferenze.

Tre anni fa su facebook, conosci una ragazza. Tra voi due nacque una bell’amicizia. A quel punto, la tua amica t’invitò ad un incontro con il gruppo di Chiara Amirante “Nuovi Orizzonti”.
Cosa accadde poi?
Quel giorno io e la mia amica dovevamo incontrarci, ma successe un imprevisto. Poi, quel giorno stesso, la mia amica mi chiamò e mi disse che doveva partire per Medjugorje. Mi chiese di andare con lei.
Io però le risposi che non avevo i soldi per partire. Anche se poi alla fine riuscii a partire lo stesso.

Qualche giorno prima della partenza, successe qualcosa di speciale. Puoi raccontarcelo?
Due giorni prima di partire ho sentito una voce, ma non nel cuore l’ho sentita proprio con le mie orecchie (per me era di certo la Regina della Pace), mi disse queste parole: “Vieni da me perché sto aspettando solo te”.

Cosa accadde arrivata a Medjugorje?
Arrivata a Medjugorje avviene la mia conversione.
A Medjugorje ho avuto tanti segni della presenza di Dio e della Vergine Maria.
Un giorno stavamo facendo la via crucis, ed inizio a sentire dei brividi sulle spalle. A quel punto mi voltai e vidi davanti a me una croce bianca. In quel momento ero l’unica a vederla e non dissi niente a nessuno.
Sono stata 10 minuti a guardarla fissa.
Così anche il giorno dopo, dentro la Chiesa di San Giacomo, vidi la Croce bianca e stavolta lo dissi a mia mamma e al gruppo di pellegrini che era con noi.

A Medjugorje, hai ricevuto la grazia di sentire dei profumi. Puoi spiegare ai radioascoltatori, quali profumi hai sentito ed il loro significato?
Si è vero. A Medjugorje ho sentito vari profumi. Il profumo di lavanda, sta ad indicare l’armonia, l’incenso invece è un invito alla preghiera ed infine il profumo di rosa, è la presenza di Padre Pio e della Madonna.
Questi profumi ho iniziato a sentirli a Medjugorje, ma al mio ritorno continuavo a sentirli anche a casa per diversi mesi.
Non li sento sempre , ma ci sono dei momenti particolari in cui riesco a percepirli di più, per esempio quando sono in preghiera.
Continuavo inoltre a vedere la croce bianca, anche a casa.
I miei genitori, erano spaventati per tutto ciò che mi stava accadendo.

Successivamente, decidi d’iscriverti alla facoltà di lettere moderne. Ti ritrovi anche a Foggia, a partecipare ad un incontro dell’iniziativa “Cuori Puri”.
Che cos’è “Cuori Puri”?
Cuori puri, è un iniziativa prematrimoniale, che promuove la castità.

 

“Vieni da me perché sto aspettando solo te”; La voce della Regina della Pace a una giovane ragazza

Durante la celebrazione della Santa Messa, in occasione di quell’incontro, senti di nuovo una voce. Cosa ti disse in quell’occasione?
Ho sentito di nuovo la voce della Madonna che mi diceva: “Lascia tutto e vieni qua da me, perché ci penso io a te”.
Successivamente decidi di lasciare l’università e parti per il festival dei giovani a Medjugorje.

In quel pellegrinaggio sul Kricevaz, hai promesso a Dio, il dono della castità.
Cosa ti ha spinto a promettere questo dono?
E’ un dono che ha tanto valore. Voglio essere di esempio per gli altri.
Per me la castità è quella guardia che custodisce il mio volto, da uno sguardo dell’altro che potrebbe ridurmi come un oggetto, perché io non voglio essere, l’ultima spiaggia di nessuno, ma l’angolo di paradiso per qualcuno.

Servizio di Rita Sberna
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