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Viaggio nella Basilica di San Francesco d’Assisi (Parte 1)

La Basilica di San Francesco

Entriamo nella Basilica di San Francesco ad Assisi. Oggi parliamo della Chiesa Superiore. Una delle chiese più belle del mondo grazie al suo stile gotico e i numerosi affreschi di Giotto. 

L’esterno

L’esterno della Basilica ha richiami evidenti al gotico francese. Nella cuspide della facciata, nello slancio, ma il tutto ha un carattere totalmente diverso dal gotico d’oltralpe anche se il portale bipartito può richiamare quello stile.

Le mensole orizzontali e soprattutto il rosone hanno un’aria decisamente italiana ed umbra.  Ci fa ripensare alla cattedrale di San Rufino e di cui ne richiama gli elementi.

Il campanile inoltre è greve con un largo impianto che si alleggerisce con le cornici orizzontali divisorie e appena si rianima con profilature salienti, verticali, verso aperture molto alte. Le superfici sono tutte in quella bella pietra del Subasio che si accende nelle ore della luce di rosa e s’imbianca fortemente sotto la luna. Le finestre, così misurate nella loro forma, sono note di canto con le vetrate di colore, ma lasciano un largo spazio alla narrazione che cammina con l’uomo dentro la navata. I contrafforti sono costituiti da pilastri cilindrici che si staccano quasi come rilievo plastico dalla superficie, piuttosto che riassumere la tensione verticale delle pareti, e si diversificano nel colore dall’insieme della costruzione.

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Colori e linee

Colore e linea dunque piuttosto che tensione o slancio acuto, nervoso, dinamico, sono i caratteri che la Basilica offre come un messaggio di spiritualità semplice, senza presupposti tecnici complicati o raziocini teologici, tomistici e francesi.

Infatti, anche nella parte posteriore della Basilica, gli archi rampanti non sono determinati dai giochi di scarico, ma dal terreno scosceso dello sperone su cui si erge l’edificio all’estremo ovest della città. E il gioco di essi, da contemplarsi più in basso, non è che il gioco necessario per costruzioni che si sono aggiunte e affiancate alla Chiesa, con un impianto più allargato di quello previsto progetto, che si svilupperà poi in pieno Rinascimento. La Francia era presente ad Assisi attraverso il commercio delle stoffe e la cultura conventuale di altri ordini religiosi cistercensi.

San Francesco

Dio aleggia ovunque

Lo stile architettonico diventa moda. Una moda che in Toscana e in Umbria ha un altro sapore e si adatta al carattere locale e ne riassume lo spirito umano. La semplicità e la chiarezza ed elimina dello stesso ogni virtuosismo, ogni acutezza, ogni forzatura. In tal modo anche la struttura poligonale dell’abside si inserisce serenamente in questo discorso di colore e di misura serena ed umana. Dio aleggia ovunque, è vicino all’uomo, cammina con lui per le strade del mondo per innalzare lo spirito sì, ma senza strappi violenti.

Fonte www.sanfrancescoassisi.org

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